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Perché Trump ha salvato il tacchino del Giorno del Ringraziamento

Perché Trump ha salvato il tacchino del Giorno del Ringraziamento

Anche quest’anno Trump ha salvato il tacchino del Giorno del Ringraziamento, una tradizione che ha una lunga storia alle spalle.

Il presidente Trump ha salvato il tacchino del Giorno del Ringraziamento, una tradizione cominciata nel 1963 con John F. Kennedy e poi seguita da alcuni presidenti. Ma se si vuole risalire al primo tacchino regalato ad un leader USA bisogna tornare indietro fino al 1947, quando la National Turkey Federation regalò il primo tacchino presidenziale. Ogni Capo di Stato americano, da quel giorno, ha deciso autonomamente come comportarsi durante la cerimonia.

La storia del tacchino alla Casa Bianca

Il fatto che Trump ha salvato il tacchino del Giorno del Ringraziamento, durante una cerimonia che si tiene ogni novembre alla Casa Bianca, non è uno spettacolo nuovo. Come abbiamo accennato, il primo tacchino è stato portato nel ‘47 e da allora è diventata una vera e propria tradizione.

Prima che un presidente si decidesse a risparmiare l’animale sono dovuti passare diversi anni: fu nel 1963 che John F. Kennedy che venne lasciato vivo il tacchino. Negli Stati Uniti il Capo di Stato può graziare persone ritenute colpevoli di alcuni reati, e il termine «pardon» ha cominciato a circolare grazie alla stampa.

Presidenti famosi come Richard Nixon hanno graziato centinaia di persone ma mai un tacchino, e lo stesso fece il presidente Gerald Ford. Fu invece George H.W. Bush a garantire per la prima volta, in maniera ufficiale, il termine «grazia presidenziale». Da quell’anno in poi i successivi presidenti hanno optato sempre più spesso per questa scelta, fino Trump, che ha salvato il tacchino del Giorno del Ringraziamento per diversi anni consecutivi.


REDAZIONE
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