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Perché le capre in Marocco si arrampicano sugli alberi?

Perché le capre in Marocco si arrampicano sugli alberi?

In Marocco le capre si arrampicano sugli alberi, ma ciò che le spinge a farlo ha poco a che fare con la natura e molto con il turismo

Le immagini delle capre che in Marocco si arrampicano sugli alberi, per brucare tra le foglie di Argan, hanno fatto il giro del mondo. Ciò su cui i riflettori hanno brillato un po’meno è la ragione che porta i mammiferi allo strano comportamento. Una siccità sempre più dura spinge, infatti, i locali ad attirare i turisti con ogni mezzo e, tra le polemiche, la necessità di interventi appare evidente.

capre Marocco alberi
Foto: jackmac34 @Pixabay

Capre sugli alberi

Sentir parlare di capre che si arrampicano sugli alberi potrebbe apparire strano, ma in Marocco succede anche questo. Il singolare fenomeno può essere osservato lungo la strada che collega l’antica Marrakech a Essaouira e, più a sud, vicino ad Agadir nella regione di Souss-Massa. I locali lavorano spesso duramente per addestrare gli animali a tale pratica e collocano sopra gli alberi delle piattaforme dove questi possano rimanere stabili. Spesso ai metodi di adescamento “pacifici” basati sul cibo, si affiancano purtroppo modalità più violente che prevedono l’uso di bastoni o sassi. Una volta arrivate all’obiettivo le capre restano in posizione per ore, per attirare i turisti curiosi e le loro mance.

Il motivo del gesto

A spingere i locali ad addestrare le capre a salire sugli alberi è un contesto socio-economico problematico. La pratica ha avuto origine all’inizio degli anni 2000 quando il terreno sempre più inaridito ha cominciato a privare la popolazione di una fonte di reddito stabile. Oggi il Paese sta affrontando una siccità senza precedenti. Molti locali si vedono dunque costretti a rinunciare all’agricoltura e si trovano senza risorse per mantenere le proprie famiglie. Le capre sugli alberi rappresentano, allora, una fonte di nutrimento alternativa, e, anzi, per molti costituiscono l’unica possibilità di sopravvivenza. Esse portano guadagni significativi, anche se mai del tutto prevedibili. I lockdown da pandemia hanno, comunque, aggravato ulteriormente il quadro privando l’economia dell’apporto dei turisti e al momento la ripresa procede a rilento.

Una pratica dannosa?

È chiaro che per le capre gli alberi non rappresentano l’ambiente ideale. Questi animali possiedono le capacità per arrampicarsi e per sfruttare sporadicamente i rami sopra al suolo. Rimanere “in quota” a lungo, ad alte temperature e senza adeguate scorte d’acqua le espone, però, a pericoli. Il rischio di contusioni da caduta è, poi, sempre in agguato. Il Marocco aderisce al World Organization for Animal Health, ma le leggi a tutela degli animali appaiono tutt’altro che stringenti. Molte ONG chiedono che la pratica delle “capre volanti” venga fermata. A risentirne sono, per altro, anche gli alberi di Argan. Per quanto le capre contribuiscano alla loro diffusione mangiandone i semi, per poi disperderli con gli escrementi, il brucare indiscriminato risulta spesso distruttivo.

Pensare alle capre che in Marocco si arrampicano sugli alberi per “lavoro” non può che generare un certo sconforto. Un’inversione di rotta non sarà, però, possibile senza che il governo sostenga concretamente i locali. L’uomo sta spingendo il pianeta allo stremo, e per rispondere alle conseguenze delle proprie azioni sembra non trovare di meglio che mettere, letteralmente, tutto ancora più sottosopra.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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