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Perché le acque di due oceani non si mescolano

Perché le acque di due oceani non si mescolano

Tra mari e oceani che circondano i continenti esiste una specie di muro invisibile che li separa: ecco perché due oceani non si mescolano.

Guardando il mappamondo o la cartina della Terra, salta all’occhio che i continenti galleggiano sull’acqua. A seconda di dove si posa l’occhio, scorgiamo nomi di mari e oceani diversi. Si tratta forse di una convenzione per rendere più semplice la lettura di una cartina geografica e per orientarsi meglio? In realtà c’è un motivo concreto per il quale i mari e gli oceani sono stati divisi in diverse zone e quindi chiamati in maniera diversa. L’acqua che ricopre la Terra, infatti, non è tutta uguale ed è questo il motivo per cui due mari o due oceani non si mescolano tra di loro.

Perché le acque di due oceani non si mescolano
@envatoelements

Un vero e proprio confine 

Ma perché le acque di due oceani non si mescolano? La risposta è più semplice di quello che si possa pensare ed è una spiegazione di carattere chimico e fisico. Prendiamo ad esempio l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico. Tra i due sembra che vi sia una sorta di linea di confine che impedisce alle acque di uno di mescolarsi con quelle dell’altro. Ovviamente non esiste nessuna parete invisibile che tiene separati i due oceani. Semplicemente l’Oceano Atlantico e il Pacifico sono formati da acqua con caratteristiche diverse, come la densità, la composizione chimica e il livello di salinità, tra le altre. Lo si capisce già solo dal colore che le due acque sono diverse.

Le diverse caratteristiche fisiche 

Il fenomeno dei confini tra due masse idriche diverse è noto come “clines” oceanici ed è proprio una sorta di linea di demarcazione già visibile nel diverso colore. Quando si incontrano masse di acqua che hanno una diversa salinità, si parla di aloclini. Questo si verifica nella fattispecie quando l’acqua di un oceano è salata almeno cinque volte in più rispetto a un altro. L’esploratore francese Jacques Cousteau notò questo fenomeno quando si immerse nelle acque dello Stretto di Gibilterra, dove l’Oceano Atlantico incontra il Mar Mediterraneo. A colpirlo in particolare fu che anche flora e fauna sono diverse tra due diverse masse d’acqua che si incontrano.

Perché due oceani non si mescolano? 

Gli aloclini oceanici sono verticali, proprio come due pareti addossate l’una all’altra. Ma, per comprendere meglio il fenomeno degli aloclini, lo si può facilmente replicare anche a casa con un semplice esperimento. Versando in un bicchiere acqua salata colorata e poi aggiungendo acqua dolce, noteremo che una galleggerà sull’altra, in questo caso in senso orizzontale ma sempre senza mescolarsi. Secondo una regola basilare della fisica, un liquido più denso cala verso il basso mentre uno meno denso tende a salire. Eppure questa legge fisica non trova totale riscontro negli aloclini oceanici, dove il confine, abbiamo visto, è verticale e non orizzontale. Esistono altri fenomeni simili, come ad esempio i termoclini, che si verificano quando si incontrano acque con temperature diverse. È questo il caso dell’acqua calda della Corrente del Golfo e quella fredda dell’Atlantico del Nord. I chemoclini, invece, avvengono quando si incontrano acque con diverso microclima e composizione chimica, come il Mare dei Sargassi, formatosi all’interno dell’Oceano Atlantico.

Perché il confine tra gli oceani è verticale? 

Perché due oceani non si mescolano dipende, come già detto, dalla densità dell’acqua di uno e dell’altro. Il motivo per cui, però, rimangono separati verticalmente dipende dal fatto che la differenza di densità non è così marcata da far scendere verso il basso una massa d’acqua e far salire l’altra. Un altro motivo del confine verticale tra due oceani è dato dalla forza inerziale di Coriolis. In base a questa legge fisica, tutto ciò che si trova sulla Terra si muove mentre il Pianeta stesso è in movimento. In particolare si muovono in senso orario nell’emisfero nord e in senso antiorario in quello sud. Ecco dunque un’altra ragione del perché i due oceani non si mescolano. Anche la resistenza alla trazione superficiale è diversa tra Oceano Pacifico e Oceano Atlantico. Si tratta in pratica della forza di connessione tra le diverse molecole d’acqua, che anch’essa risente del movimento rotatorio dei due oceani.

Anche mari e fiumi non si mescolano 

Questi fenomeni non riguardano solo gli oceani ma si verificano anche nei mari. Un esempio sono il Mare del Nord e il Mar Baltico, le cui onde, a volte, si scontrano a causa della diversa densità. Il Mare dei Caraibi e l’Oceano Atlantico si incontrano vicino alle Antille ma le loro acque non si mischiano, come evidente dalle diverse sfumature di colore. Lo stesso contrasto cromatico si riscontra nell’Isola Eleutera alle Bahamas. Anche diversi fiumi nel continente sud americano presentano fenomeni simili, come il fiume Uruguay e il suo affluente o il Rio Negro e Solimoes, che hanno temperature e velocità di flusso diverse. Anche in Europa ci sono fiumi che, pur incontrandosi, non si mescolano, come la Mosella e il Reno oppure anche Ilz, Danubio e Inn. Altri esempi si trovano in India, in Kazakistan, in Cina e in Russia, dove fiumi chiari e scuri fluiscono insieme senza mescolarsi.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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