inNaturale
Home
>
Parco eolico offshore: i piani di Biden per gli USA

Parco eolico offshore: i piani di Biden per gli USA

Negli USA è pronto a partire il progetto per la costruzione del più grande parco eolico offshore del Paese. Il presidente Joe Biden ha dei precisi obiettivi di decarbonizzazione e la realizzazione di questa ambiziosa struttura rappresenta un punto di partenza. Le reazioni non sono mancate e all’entusiasmo degli ambientalisti, fa eco lo scetticismo di chi punta su coste e pesca.

eolico offshore

Il parco eolico offshore:

Gli USA hanno deciso di puntare sull’eolico offshore e la più grande struttura di questo tipo è pronta a vedere la luce. Vineyard Wind sorgerà circa 22 km al largo della costa di Martha’s Vineyard, in Massachusetts. Sarà alimentata da 84 turbine Haliade-X, le più grandi e potenti fra le turbine offshore. Queste saranno alte 250 m, quasi quanto la Torre Eiffel, e avranno pale della lunghezza di circa 100 m. Una sola rotazione di ciascuna turbina sarà, dunque, in grado di alimentare una casa per un intero giorno. In base ai piani il parco eolico sarà operativo dal 2023 e dovrebbe garantire 800 megawatt di energia.

Biden e l’eolico offshore:

L’eolico offshore potrebbe rappresentare una svolta decisiva per il futuro degli USA. L’amministrazione Trump aveva puntato sui combustibili fossili, ma Biden è deciso a invertire la rotta. Gli USA mirano, infatti, a dimezzare le emissioni, rispetto al 2005, entro il 2050. Il solo parco eolico offshore di Vineyard alimenterà 400.000 abitazioni e permetterà di tagliare 1.6 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Biden punta a ricavare dal settore 30 Gw entro il 2030. Deb Haaland, segretario degli Interni, ha spiegato che il governo vuole investire nelle energie rinnovabili, per creare occupazione combattendo il cambiamento climatico. Vineyard Wind fornirà 3.600 posti di lavoro e altri progetti sono pronti per le coste del North Carolina.

Le reazioni al parco eolico offshore:

Il nuovo parco eolico offshore ha suscitato reazioni contrastanti. Gli ambientalisti la considerano una vittoria e, con loro, anche i lavoratori dell’ambito. Tale settore negli USA non è, infatti, ai livelli europei e il nuovo progetto rappresenta secondo molti un punto di svolta. Reazioni avverse arrivano, invece, dalle grandi compagnie di pesca. Temono, infatti, che le nuove strutture possano danneggiare la fauna, ma a Vineyard sono già stati raggiunti accordi per degli indennizzi. È poi prioritario che queste non interferiscano con la vita delle comunità costiere, che sono preoccupate anche per i danni al paesaggio. Alcuni economisti si dicono infine scettici sulle stime relative al lavoro.

Il settore dell’eolico offshore negli USA sembra destinato a una grande evoluzione. Le risorse di certo non mancano e ora, per metterle a frutto nel migliore dei modi, sono necessari ingenti investimenti e grande impegno. L’inversione di rotta è evidente ma, dati gli obiettivi e la posta in gioco, è lecito attendersi che il cambio di passo diventi presto una falcata di corsa.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte