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Panone di Natale: la ricetta tipica bolognese

Panone di Natale: la ricetta tipica bolognese

Scopriamo cos'è il panone di Natale, una ricetta poco conosciuta a livello nazionale in quanto tipica della cucina bolognese.

È davvero difficile trovare un Paese con una varietà di ricette regionali vasta come quella che si ha in Italia. E, se già rimanendo nell'ambito delle preparazioni quotidiane, la scelta è pressoché infinita, quando si entra nelle ricette delle feste la questione si fa ancor più seria. Tra le ricette tipiche di Natale ce n'è una davvero poco conosciuta fuori dai confini della città che le ha dato i natali. Stiamo parlando del panone, o panun come lo chiamano in dialetto locale, e della città di Bologna

Panone di Natale: la ricetta tipica bolognese
@envatoelements

Cos'è il panone di Natale

Il panone di Natale, o panone bolognese, è un dolce tipico del capoluogo dell'Emilia Romagna. Spesso confuso con il Certosino, altro dolce natalizio con il quale condivide alcuni ingredienti, è una sorta di torta al cioccolato arricchita con frutta secca e canditi. Veniva preparato in occasione del Natale nelle campagne che circondavano la città e cotto dalle massaie nei forni comuni, una volta terminata la cottura del pane.

La ricetta del panone prevedeva un lungo tempo di riposo, indispensabili affinché i sapori si amalgamassero alla perfezione. Inoltre, proprio per sua natura, era adatto a essere conservato per molto tempo (poteva mantenersi per diversi mesi se opportunamente spennellato con il miele!). 

Panone di Natale: la ricetta

Partendo dal presupposto che ogni famiglia ha la sua ricetta, ecco come si prepara un tradizionale panone di Natale bolognese. 

  • 800 g di farina 00
  • 300 g di mostarda bolognese o marmellata di mele cotogne
  • 100 g di zucchero
  • 100 g di zucchero a velo
  • 150 g di burro
  • 1 uovo
  • 3 bustine di lievito per dolci
  • 75 g di cioccolato fondente
  • 50 g di cacao amaro
  • 150 g di fichi secchi
  • 150 g di mandorle spellate
  • 100 g di uvetta
  • 100 g di arancia candita
  • 75 g di pinoli
  • 4 cucchiai di miele
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 limone
  • frutta candita per decorare q.b.
  • saba o alchermes q.b.

Cominciate mettendo in ammollo l'uvetta nel liquore per circa un'ora. Sciogliete poi il burro e versatelo in una ciotola dove avrete messo la farina. Versate anche il vino e iniziate a impastare. 

Aggiungete tutti gli altri ingredienti, a eccezione del lievito, avendo cura di tritare grossolanamente fichi, uvetta, mandorle, arancia candita e cioccolato. Amalgamate il tutto, coprite con un canovaccio e lasciate riposare per tutta la notte

Il giorno seguente impastate nuovamente il tutto aggiungendo il lievito. Versate il composto in una teglia da forno piuttosto grande rivestita con l'apposita carta e cuocete a 180°C per 40 minuti

Prima di sfornare fate la prova stecchino: se inserito al centro del dolce deve uscirne asciutto. Irrorate con lo sciroppo, decorate con i canditi creando delle figure geometriche e fate raffreddare completamente prima di servirlo. Come altre ricette della tradizione, il giorno dopo è anche più gustoso. 


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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