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Packaging alimentare commestibile, le idee più innovative per aiutare il Pianeta

Packaging alimentare commestibile, le idee più innovative per aiutare il Pianeta

Il packaging alimentare commestibile potrebbe essere una buona soluzione per le aziende per rispondere alla crescente richiesta di sostenibilità.

Mai sentito parlare di packaging alimentare commestibile? Una soluzione green e innovativa per difendere il Pianeta dall’invasione della plastica monouso. La sostenibilità degli imballaggi alimentari, infatti, è una delle questioni più spinose per l’industria del food e, fortunatamente, sono sempre di più le piccole e grandi aziende che dimostrano sensibilità al tema. Un’inversione di tendenza che mette d’accordo sia l’industria che i consumatori.

packaging alimentare commestibile
FOTO: Wander Fleur @Unsplash

Cosa si intende per packaging sostenibile

Siamo abituati a pensare alle confezioni alimentari monouso come uno dei peggiori nemici dell’ambiente, e non a torto. Dopo l’utilizzo queste sono destinate a diventare rifiuti e a ingombrare discariche e oceani, fuori da ogni logica dell’economia circolare. Mentre, gestire la quantità di rifiuti che generiamo è una delle principali questioni ambientali e da affrontare con urgenza.

Molte aziende si sono fatte carico di questa sfida, sviluppando nuove tecnologie capaci di ridurre il nostro impatto inquinante sul Pianeta. Non sola carta, cartone e cartoncino, ma anche bioplastiche, cellulosa e materiali organici come funghi o bucce di frutta e ortaggi, ma anche alghe e fibre.

Addio plastiche, arriva il packaging alimentare commestibile

Tra le soluzioni alternative più brillanti alla plastica spicca il packaging alimentare commestibile, realizzato con materiali ecologici e al 100% naturali. Non solo compostabile, ma addirittura edibile.

  • Ooho, l’alternativa di Notpla viene dalle alghe

È questa la mission sposata da Notpla, start up londinese che ha studiato una “plastica alternativa” prodotta dalla sintesi delle alghe.

Pensata per sostituire le numerose bottigliette d’acqua distribuite nelle manifestazioni sportive, le Ooho Balls sono state presentate al pubblico in occasione della Maratona di Londra del 2019, quando l’azienda le ha distribuite ai partecipanti. Il successo dell’iniziativa ha fatto ottenere a Notpla la prima licenza commerciale e, al modico prezzo di 2 centesimi al pezzo, le Ooho Balls hanno fatto il loro ingresso sul mercato.

  • Packtin, il gel biologico italiano

Riciclando prodotti di scarto della filiera agroalimentare, Packtin estrae biopolimeri utilizzabili per la produzione di gel e rivestimenti biodegradabili.

L’alternativa italiana, nata dalle ricerche dell’Università di Modena e Reggio Emilia, garantisce una maggiore sicurezza degli alimenti e aumenta il tempo di conservazione degli stessi.

  • Shrilk, il packaging commestibile dagli scarti dei gamberi

Sviluppato dal Wyss Institute dell’Università di Harvard, Shrilk è una pellicola alimentare 100% biodegradabile. Derivata dalla chitina, polimero che conferisce durezza e resistenza ai gusci di crostacei e insetti, e dalla fibroina, una proteina della seta.

Il materiale è molto simile alla plastica in quanto a consistenza e resistenza e si origina da scarti alimentari già abbondantemente presenti in natura.

Una questione etica

Secondo una ricerca dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo “negli ultimi 6 mesi, il 14% degli italiani ha smesso di acquistare prodotti a causa di una confezione che non presentava elementi di sostenibilità”. Un cambio di passo, quello del packaging responsabile, sostenuto in primis proprio dai consumatori che dimostrano di reagire positivamente ai brand che utilizzano imballaggi responsabili.

In questo modo, il packaging alimentare assume un nuovo, nuovissimo ruolo: non solo è identificativo di un marchio, del brand, ma diventa veicolo dei valori della sostenibilità.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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