Alle olimpiadi di Tokyo le medaglie saranno ecologiche
Le olimpiadi sono tra gli eventi più seguiti al mondo, quindi se esiste una buona occasione per dare il buon esempio, questa lo è di sicuro. Il Giappone non è rimasto con le mani in mano, infatti, alle olimpiadi 2020 di Tokyo, così come alle paralimpiadi tutte le medaglie saranno ecologiche, prodotte con materiali riciclati.
Come sono fatte le medaglie ecologiche delle olimpiadi
Si tratta di un’iniziativa messa in campo dal Giappone a partire dal 2017. Il governo infatti ha chiesto a tutti i comuni di raccogliere tutti i rifiuti elettronici, come smartphone, laptop e tablet. Nei circuiti di questi sono contenuti, anche se in piccole quantità, proprio quei metalli preziosi utilizzati per le tre medaglie olimpiche: oro, argento e bronzo (anche se, per essere precisi quest’ultimo è una lega di rame e stagno, entrambi comunque presenti nei circuiti). Nello specifico le quantità-obiettivo da raccogliere sono di circa 2536 kg di bronzo, 4100 kg di argento e 30 kg oro.
La buona notizia è che ben il 90% dei municipi giapponesi ha risposto all’appello raccogliendo fino ad ora ben 47.488 tonnellate di rifiuti tecnologici. Tant’è che l’obiettivo per il bronzo è stato raggiunto, per l’argento si è superato l’80% e per l’oro il 90%. In totale le medaglie da produrre per olimpiadi e paralimpiadi saranno circa 2500. Quella delle medaglie ecologiche per le olimpiadi è una soluzione creativa che oltre ad essere piuttosto funzionale manda un forte messaggio, che si spera possa sensibilizzare il mondo intero verso un cambio di prospettiva nei confronti dei rifiuti, che dovrebbero essere considerati più come una risorsa che come uno scarto.
Per i più curiosi che se lo staranno chiedendo: il vostro smartphone contiene mediamente 25 mg di oro, dal valore di circa 1 euro.
