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Ogni minuto sparisce l'equivalente di un campo da calcio di foresta amazzonica

Ogni minuto sparisce l'equivalente di un campo da calcio di foresta amazzonica

Una triste verità: ogni minuto un’area di foresta amazzonica equivalente a quella di un campo da calcio sparisce per sempre per fare spazio allo sviluppo.

Una situazione aggravata dalle recenti risoluzioni politiche del Brasile, deciso ad allentare le leggi a protezione della foresta in favore della crescita economica. Il risultato è che ogni minuto si perde per sempre un pezzo di foresta amazzonica grande come un campo da calcio.

La foresta amazzonica sta scomparendo

Si tratta di un dato di fatto: ogni minuto l’equivalente di un campo da calcio di foresta amazzonica viene distrutto per sempre. Una constatazione effettuata avvalendosi di rilevamenti satellitari che mostrano con chiarezza la velocità con cui la foresta sta accusando l’incessante avanzata del progresso. Perché di questo si tratta. La nuova direzione politica del Brasile ha chiaramente espresso la volontà di muoversi in favore dello sviluppo economico e occupazionale del paese, a discapito di posizioni più conservazionistiche. A tale fine vi è stato un allentamento delle leggi a protezione della foresta e della sua biodiversità, lasciando campo libero ai bulldozer incaricati di strappare con la forza alla foresta spazi da destinare ad altro utilizzo.

Nonostante la perdita di una area di foresta amazzonica pari a quella di un campo da calcio ogni minuto sia un’evidenza scioccante, il tema risulta ancora delicato. La situazione economica e occupazionale del Brasile non è idilliaca e certamente offrire l’accesso a nuova terra potrebbe aiutare. Dall’altro lato, però, la foresta amazzonica è il vero e proprio polmone verde del pianeta e un suo impoverimento potrebbe avere conseguenze catastrofiche a livello globale. Partendo dalla quantità di CO2 dell’aria. Si tratta di un bene di tutta l’umanità ma dall’altro lato con che diritto dei paesi che già hanno attaccato le loro foreste in favore di aree coltivabili possono imporre a un’altra nazione in difficoltà di non accedere a delle risorse del suo territorio. Trattandosi questi, degli stessi stati a cui è diretta buona parte del legname della foresta.

Il problema non è certo di immediata soluzione, tuttavia è di primaria importanza cominciare a ragionare tutti sulle tematiche ambientali in termini globali e non locali, trattandosi questa di un’emergenza come mai se ne sono viste prima. Davanti a essa nessun interesse singolo potrà avere il sopravvento, risultando, col senno di poi, insignificante.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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