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Da motorino a bici elettrica: il mitico Ciao diventa un mezzo green

Da motorino a bici elettrica: il mitico Ciao diventa un mezzo green

Un’azienda toscana ha creato un kit per la conversione elettrica dei ciclomotori ancora esistenti che così potranno circolare senza targa e omologazione

Il mitico Ciao diventa una bicicletta elettrica. Un’azienda toscana ha ideato un kit per trasformare il motorino che ha accompagnato generazioni di italiani dal 1967, anno della sua prima comparsa sulle strade, in un mezzo green. Silenzioso e non inquinante proprio come le più moderne e-bike. Nessuna nuova produzione, però. L’idea punta a cambiare pelle ai Ciao ancora esistenti e custoditi con affetto nelle cantine e nei garage dei romantici che proprio non hanno mai pensato di disfarsene.

Da motorino a bici elettrica: il mitico Ciao diventa un mezzo sostenibile
Un vecchio Ciao a motore endotermico. Foto: Alsal65 @Wikimedia

Il kit per il Ciao elettrico

La suggestione di trasformare i vecchi Ciao in bici elettriche a pedalata assistita è di Ambra Italia, startup di Rufina (Firenze), in particolare del suo titolare, Tiberio Casali. Per trasformarla in realtà hanno messo a punto un kit per la conversione elettrica del ciclomotore in modo tale da mantenerne il suo design originale e da evitare l’obbligo di targa e omologazione. L’installazione prevede la rimozione del motore endotermico nella parte centrale del mezzo (con relativa bobina, tubo di scarico e cinghia di trasmissione) per il posizionamento di quello elettrico da 250 Watt che permette di correre a una velocità massima di 25 km/h.

L’opera comprende anche la sostituzione di retrotreno completo di pneumatico, fiancatine laterali, pedana poggiapiedi della culla telaio, leve e manopole del manubrio, clacson e lampadine dei fanali. Le parti new entry sono l’impianto frenante posteriore a disco per una maggiore capacità di frenata, un piccolo display sul manubrio per controllare le funzioni di energia, una doppia presa Usb al posto del tappo del serbatoio per la ricarica dello smartphone e luci a led.

Un’e-bike da città

Il Ciao in versione bici elettrica è un mezzo adatto agli spostamenti in città. Qui ha un’autonomia prevista di circa 25/30 km su strade pianeggianti o con limitata pendenza con una persona di circa 80 kg di peso in sella. Su strade extraurbane pianeggianti o con limitata pendenza ha invece un’autonomia di circa 35/38 km alle stesse condizioni. I tempi di ricarica variano dalle sei alle otto ore a batteria quasi completamente scarica. L’alloggiamento ne permette una facile estrazione per una ricarica sul proprio posto di lavoro, in modo da raggiungere anche un raddoppio dell’autonomia della e-bike, se utilizzata per gli spostamenti casa-lavoro. Il peso complessivo dell'e-Bike è di 37,2 kg, circa 3 kg in meno rispetto ai 40 kg a secco dichiarati per il Ciao dalla casa produttrice Piaggio.

Un lavoro per mani esperte

Il fatto che si parli di un kit non implica che il lavoro di conversione del Ciao possa essere fatto in autonomia. Ambra Italia raccomanda infatti di affidarsi all’azienda stessa o alle officine da essa autorizzate. Il costo del kit completo è di poco più di 2.800 euro. Per l’operazione completa eseguita dalla startup, comprensiva di restauro e riverniciatura, la spesa può variare in base alle condizioni e al modello di Ciao a disposizione ed è quindi raccomandata la richiesta di un preventivo. Se non si possiede un motorino, Ambra Italia può aiutare a rintracciarne uno sul mercato. Un Ciao ben conservato avrà più possibilità di ricominciare a sfrecciare. Questa volta sulle piste ciclabili.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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