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McDonald's: via al test del nuovo panino plant-based in Svezia e Danimarca

McDonald's: via al test del nuovo panino plant-based in Svezia e Danimarca

È un “hamburger” di piselli e proteine del riso. A causa della farcitura (con formaggio e maionese) e della cottura non può essere considerato vegano

Primi assaggi In Europa del McPlant, il nuovo panino plant-based di McDonald's. Dopo l’annuncio, arrivato a novembre 2020 in occasione dell’assemblea degli investitori, la catena di fast-food americana è passata alla fase di testing del prodotto in alcuni dei suoi ristoranti del Vecchio Continente, ma non in tutti i Paesi. Nel momento in cui scriviamo, solo i clienti dei locali di Svezia e Danimarca possono provarlo. Non sono ancora note le tempistiche per la sua diffusione nel resto dell’Europa.

McDonald's ha iniziato il test del McPlant, il suo nuovo panino plant-based, in Svezia e Danimarca

Com’è il McPlant

Il test è partito a gennaio 2021. Il panino, leggermente piccante, è fatto prevalentemente con ingredienti di origine vegetale. Assente la carne, sia di manzo, che di pollo. Contiene un “hamburger” di piselli e proteine del riso ed è farcito con formaggio fuso, lattuga, pomodori, cipolle, cetriolini, maionese, mostarda e ketchup. Non è quindi un prodotto 100 percento vegano. Non solo per la presenza di maionese e formaggio, ma anche per il fatto che viene cucinato sulla stessa griglia, su cui vengono scottati i classici hamburger di manzo. Per renderlo un po’ più veg, c’è la possibilità di chiedere che non vengano aggiunti formaggio e maionese.

Dopo i dubbi iniziali, ora è confermato: a collaborare con la catena di fast-food sul nuovo panino è stata Beyond Meat, azienda americana specializzata nella produzione di sostituti della carne simili ad essa in gusto, consistenza e aspetto, ma prodotti con proteine vegetali. A novembre il presidente delle operazioni internazionali di McDonald’s, Ian Borden, aveva infatti detto che l’hamburger vegetariano era stato sviluppato “in esclusiva per McDonald’s da McDonald’s”, senza nominare il partner.

I precedenti test

Con Beyond Meet, McDonald’s ha già stato condotto un test pilota su un panino vegano nel 2020. Nei ristoranti canadesi della catena è stato sperimentato il “P.L.T.” (Plant – Lettuce – Tomato), un hamburger di “carne vegetale” con lattuga e pomodoro. Un’altra prova, senza il contributo dell’azienda foodtech in questo caso, era stata fatta a maggio 2019 con l’inserimento del “Big Vegan TS burger“, un’altra alternativa plant-based, nei locali della Germania.

Un panino per flexitariani

Con il McPlant, l’azienda strizza l’occhio soprattutto ai flexitariani, le persone che nella loro dieta abituale riducono al minimo il consumo di derivati animali e privilegiano i prodotti di origine vegetale. Secondo un sondaggio in Svezia, Paese coinvolto nel test, più di un terzo dei cittadini si considera flexitariano. Una percentuale simile si registrerebbe anche in Italia. Proprio per questo graduale abbandono delle proteine animali, i McDonald’s del Paese scandinavo sono stati i primi a introdurre un panino completamente vegano, il McVegan.

I piani dell’azienda

Per il futuro McDonald’s sta pianificando di introdurre anche sostituiti del pollo e nuovi sandwich per la colazione più plant-based. Prevediamo di far testare McPlant ad altri mercati il prossimo anno, ha detto Ian Borden. Per chi nei primi mesi del 2021 dovesse recarsi in Svezia e Danimarca, il panino plant-based resterà nei menù fino al 15 marzo nel primo Paese e fino al 12 aprile nel secondo.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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