
Martina Caruso è la migliore chef donna del 2019, un riconoscimento assegnato dalla Guida Michelin per premiare il grande lavoro della cuoca. La giovane cuoca lavora al Signum, il ristorante dell’omonimo hotel sull’isola di Salina, vicino alla Sicilia. Il progetto gastronomico del locale ha avuto inizio con la famiglia della chef, e oggi è proprio lei a tenere le redini del ristorante. Apprezzata per la sua cucina perfettamente in equilibrio tra la tradizione, trasmessa di generazione in generazione, e innovazione, acquisita con corsi e stage in tutto il mondo, la chef Martina Caruso è da tenere d’occhio.
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Chi è la chef Martina Caruso
Nata nel 1989, la chef Martina Caruso ha dedicato il suo premio più recente alla mamma Clara, famosa per la sua tenacia, mentre dal padre ha preso la passione per la cucina, fino a sostituirlo alla guida della cucina del Signum. Ha speso moltissimo tempo viaggiando per l’Italia e il mondo, a Londra per esempio, così da rimanere aggiornata sulle tendenze gastronomiche che solleticavano il panorama della cucina globale. Per la sua abilità ai fornelli era già stata premiata con una stella Michelin, e ora può vantare un ulteriore riconoscimento alla sua abilità.
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Quest’anno l’Hotel Signum, che ospita l’omonimo ristorante, compie 30 anni di attività e anche la chef sta per compiere il trentesimo compleanno. Un parallelismo importante per Martina Caruso, che è cresciuta con l’isola di Salina, dove trae ispirazioni per la sua cucina. È proprio per il suo impegno nel valorizzare la terra dove è cresciuta, attraverso la cucina e lo studio dei prodotti locali, che la chef ha vinto questo ambito premio.
La cucina della chef Martina Caruso
La chef Martina Caruso, nominata miglior chef donna 2019 secondo la guida Michelin, è stata premiata per la sua cucina strutturata, in grado però di rimanere fedele ai frutti della sua terra. La cuoca utilizza materie prime fresche e delicate, proposte in chiave originali, così da esaltare i sapori e i profumi dell’isola di Salina. Se spesso la cucina siciliana è considerata a tratti barocca, quella della chef cerca di proporne una prospettiva molto diversa.
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È la stessa Martina Caruso a raccontare che quel luogo le ha dato la giusta ispirazione per interpretare in maniera personale la cucina mediterranea, caratterizzata da un ecosistema irripetibile e una biodiversità ricchissima. La sua esperienza all’estero, però, l’ha resa libera di sperimentare con ingredienti e preparazioni più lontani dalla tradizione locale, alimentando la creatività della chef.

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