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Le uova giganti dell’uccello elefante svelano alcuni misteri sulla sua storia

Le uova giganti dell’uccello elefante svelano alcuni misteri sulla sua storia

Centinaia di frammenti di uova rivelano due famiglie distinte e una nuova linea evolutiva per l’uccello elefante del Madagascar

Poche specie preistoriche sono misteriose come l’uccello elefante. Un uccello non volante, più alto di un uomo, che faceva delle uova grandi come un pallone, e di cui sappiamo ancora molto poco. Ma una recente ricerca condotta nel Madagascar, il suo habitat originario, ha scoperto qualcosa in più sul suo conto. E tutto grazie a centinaia di frammenti di uova raccolti su tutta l’isola.

uccello elefante
@envatoelements

I misteri dell’uccello elefante

Il mare separa il Madagascar dai continenti vicini da almeno 60 milioni di anni. Questo isolamento ha permesso all’evoluzione di seguire una strada diversa, che infatti ha portato a molte specie animali e vegetali che ancora oggi si trovano solo e soltanto sull’isola.

La famiglia dell’uccello elefante è proprio un esempio. Parliamo di uccelli non volanti di 3 m di altezza e 500 kg di peso, che deponevano uova di più di 30 cm di diametro. A parte questo, però, poco altro si sa sul loro conto, e quel poco è anche oggetto di molte discussioni.

Per esempio, non sappiamo di preciso quante specie o quanti generi esistessero. Dove si colloca di preciso nell’albero evolutivo. Oppure, per quale motivo si sia estinto: si sa solo che non esistono fossili più recenti dell’anno 1000.

Indizi utili dai frammenti di uova

Lo scorso 28 febbraio, una squadra di ricercatori internazionale ha pubblicato su “Nature” un nuovo studio sul conto di questo animale.

Ricavare informazioni come quelle che mancano dai resti fossili è difficile, perché al loro interno il DNA difficilmente si conserva. La storia cambia se però andiamo a guardare i gusci d’uovo, dove le biomolecole possono conservarsi molto più a lungo.

E infatti i ricercatori hanno raccolto e analizzato più di 960 frammenti di uova raccolti in 291 punti dell’isola. Studiando i resti di DNA, si è potuto confermare che Aepyornis e Mullelornis sono due famiglie di uccello elefante separate, non due generi della stessa famiglia. Inoltre, si è scoperto che esiste una ricca variabilità genetica fra uccelli del Nord del Madagascar e uccelli del Sud, il che suggerisce una nuova linea evolutiva.

Rimane il mistero dell’estinzione

Come si è accennato, la comunità scientifica non conosce ancora le cause dell’estinzione dell’uccello elefante. Si sospetta un legame con l’uomo, che in effetti è arrivato nel Madagascar pochi secoli prima della scomparsa dell’animale, ma non c’è certezza. Raccogliendo altri frammenti di uova in futuro, i ricercatori sperano quindi di riuscire a svelare anche questo mistero.


Enrico Becchi
Enrico Becchi
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Scrittore, divulgatore scientifico, giornalista. Con quello che scrivo e racconto cerco di rendere le persone consapevoli di sé stesse e del mondo spaziando fra tanti ambiti, fra le scienze naturali e le scienze di frontiera.
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