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Le piante rispondono ai cambiamenti del clima più rapidamente del previsto

Le piante rispondono ai cambiamenti del clima più rapidamente del previsto

Sulle montagne del Nord America, se i cambiamenti del clima aumentano le temperature, le piante migrano a quote o latitudini più elevate

Gli effetti che il clima può avere nel bene o nel male sulle specie viventi sono ormai ben documentati. Non si può dire lo stesso, però, per i modi in cui le specie reagiscono. Perché si potrebbe pensare che piante, animali e esseri di altri Regni non facciano altro che subire passivamente i cambiamenti del clima; ma non è così, nemmeno per le prime. Uno studio condotto in Nord America infatti, ha scoperto che alcune specie di piante rispondono con una velocità sorprendente.

piante cambiamenti clima
Foto: Pedro Sanz@Unsplash

Quasi 30 anni di evoluzione analizzati

Pubblicato su “PLOS Climate” lo scorso 15 febbraio, lo studio è stato realizzato dalla Brown University di Providence, nel Rhode Island. I ricercatori si sono concentrati sulla vegetazione che copre 9 catene montuose del Nord America occidentale, tipo la Sierra Nevada, la Sierra Madre Occidentale e Orientale, le Montagne Rocciose e quelle del Gran Bacino.

Hanno cercato di spaziare fra vari ecosistemi, dal tropicale del Messico al subartico del Canada, dal costiero della California al desertico dell’entroterra. Per fare tutto questo, hanno analizzato le immagini satellitari ad alta risoluzione raccolte nell’arco di 27 anni, dal 1984 al 2011.

Piante più ricettive del previsto davanti ai cambiamenti del clima

Quello che hanno osservato è che, di fronte ai cambiamenti del clima, le piante rispondono in modo variabile, a seconda della specie e dell’ecosistema. Ma, in generale, si nota ovunque una tendenza a spostarsi verso latitudini o altitudini più elevate, cioè più a Nord o a quote più alte. Questo con uno scopo molto semplice: cercare una temperatura media che sia quella ideale per loro, dato che quella dell’ambiente dove hanno vissuto fino a oggi sta cambiando.

I ricercatori sono anche riusciti a dare una stima della velocità media di questo spostamento: si parla di 67.3 m ogni 10 anni. Una velocità notevole per delle piante, paragonabile a quella di alcuni animali. E 4 volte superiore a quella prevista in passato.

Questo non vale per tutte, comunque. Alcune si spostano a velocità molto più basse, mentre altre non riescono a spostarsi affatto. Dipende dalla capacità di dispersione dei semi, che varia da specie a specie, o anche dal vivere in un habitat più o meno frammentato.

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Foto: James Wheeler@Pixabay

Indizi già utili, ma la ricerca continua

Saranno necessari altri studi, da integrare con dati più vecchi del 1984 e più recenti del 2011. Anche per capire in che modo si comportano gli ecosistemi in generale, perché, come dicono i ricercatori, “Questo tipo di integrazione offre il potenziale per creare una comprensione più olistica del cambiamento dei sistemi montani”.

Già così, comunque, questi dati danno un’idea di quanto rapidamente possano adattarsi le piante e di quanto siano rapidi i cambiamenti del clima, e forniscono suggerimenti utili per le strategie di conservazione.


Enrico Becchi
Enrico Becchi
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Scrittore, divulgatore scientifico, giornalista. Con quello che scrivo e racconto cerco di rendere le persone consapevoli di sé stesse e del mondo spaziando fra tanti ambiti, fra le scienze naturali e le scienze di frontiera.
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