Eliminare completamente le scorie nucleari e rendere l’energia nucleare una fonte di energia pulita è un sogno che gli scienziati inseguono da decenni. Un sogno che potrebbe un giorno tuttavia diventare realtà secondo Gerard Mourou, premio Nobel per la fisica 2018 convinto che in futuro saremo in grado di abbattere la radioattività delle scorie in pochi minuti grazie all’azione del laser.
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Il problema irrisolto delle scorie nucleari
L’energia nucleare ha un problema: il processo per la produzione di energia genera scorie nucleari, ovvero un prodotto di scarto radioattivo. Nonostante siano passati oltre 60 anni dalla prima centrale, oggi ancora nessuno stato è in grado di risolvere definitivamente il problema. Secondo le stime di Greenpeace ci sarebbero qualcosa come 250.000 tonnellate di rifiuti originati dalle centrali sparsi in 14 nazioni. Di questi circa 22mila metri cubi sarebbero rifiuti tossici.
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La Francia da sola, il paese che più al mondo dipende dall’energia nucleare, produce circa 2kg di rifiuti radioattivi all’anno per ognuno dei suoi cittadini. Anche se solo una frazione di questi rifiuti (circa 11 grammi) è altamente tossica, rimane un problema di sostenibilità a lungo termine. Oggi come oggi l’unica soluzione per i rifiuti dell’energia nucleare è lo stoccaggio in depositi generalmente interrati, dove le scorie nucleari dovrebbero, in teoria, rimanere per migliaia di anni. Gerard Mourou potrebbe tuttavia avere una soluzione per risolvere il problema delle scorie nucleari: il laser.
Addio scorie nucleari grazie al laser
Da sempre affascinato dalla «luce estrema» come dai lui stesso confessato, il vincitore del Nobel è convinto che una forma di energia nucleare pulita sarà possibile in futuro proprio grazie all’azione della luce. Il processo a cui Mourou sta lavorando assieme al collega Toshiki Tajima è chiamato «trasmutazione» e prevede il bombardamento delle scorie nucleari con laser per cambiare la composizione interna degli atomi i in modo da abbatterne così la radioattività in minuti invece che in migliaia di anni.
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I due ricercatori vorrebbero costruire un laser ad alta velocità in grado di produrre un raggio talmente forte da arrivare al risultato. Per il momento tuttavia si tratta più di fantascienza che di scienza. Secondo lo stesso Mourou la ricerca è ancora «decenni» lontana dal produrre risultati accettabili.
Eppure la prospettiva di rendere l’energia nucleare una fonte di energia realmente pulita è un sogno da inseguire. Per molti scienziati infatti l’energia nucleare sarebbe l’unica soluzione possibile per far fronte alla crisi climatica futura. Ad oggi infatti, se tutte le nazioni del mondo seguissero l’esempio della Germania nell’implementazione di energie rinnovabili, ci vorrebbero almeno altri 150 anni prima di ridurre significativamente i livelli di CO2 nell’atmosfera. A quel punto sarebbe ormai troppo tardi.
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