La Torre Eiffel diventerà un parco popolato di alberi e giardini, il progetto rivoluzionerà l’area attorno al monumento rimuovendo interamente le autovetture e trasformandolo in spazio pedonale. Una prima parte del progetto dovrebbe essere ultimata in tempo per le olimpiadi del 2024 mentre l’intera area verrebbe interamente trasformata entro il 2030.
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La Torre Eiffel come un parco giardino
Immaginate chilometri di passeggiate all’ombra degli alberi e su freschi prati costellati di fiori. La Torre Eiffel nel giro di pochi anni potrebbe dire interamente addio alle auto. L’area sarà un parco giardino dove «potremo sentire gli uccellini cantare» è l’idea del sindaco Anne Hidalgo che lo scorso maggio ha lanciato la proposta. Non solo parchi e giardini ma anche fontane, corsi d’acqua e spazi relax. L’idea è quella di trasformare l’area attorno al monumento in un vero e proprio polmone verde simile a quanto avviene a New York con Central Park.
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Il progetto costerà 72 milioni di euro e sarà realizzato in due tempi dall’azienda londinese Gustafson Porter + Bowman. Nei piani anche il vicino Pont d’Iéna sarà trasformato in prato sospeso sopra la Senna in una via d’accesso verde alla Torre Eiffel. Funzionerà da collegamento per i nuovi spazi verdi e giardini che costelleranno entrambe le sponde del fiume. La maggiore superficie verde dovrebbe contribuire anche a mantenere l’area più fresca durante il periodo estivo.
Addio auto: attorno alla Torre Eiffel il verde
La Torre Eiffel accoglie qualcosa come 7 milioni di visitatori ogni anno ma lo spettacolo di uno dei monumenti più caratteristici al mondo è spesso rovinato dal caos del traffico veicolare. Parigi tuttavia è la città che porta il nome degli accordi sul clima per contrastare il cambiamento climatico e l’amministrazione in carica è convinta che un cambio di passo sia necessario per la capitale francese. Quello della Torre Eiffel è infatti soltanto uno dei piani di ristrutturazione viabilistica di Parigi che vedrà in futuro sempre più spazi dedicati a biciclette e pedoni, restringendo il traffico delle vetture.
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Sul progetto non sono mancate le critiche delle associazioni di automobilisti francesi, preoccupati dall’idea che la capitale economica di Francia possa venire relegata a città-museo. Per i critici infatti i provvedimenti contribuirebbero soltanto a spostare l’inquinamento nelle zone periferiche invece che risolvere il problema alla radice.
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