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La storia della prima barretta energetica, la Kendal Mint Cake

La storia della prima barretta energetica, la Kendal Mint Cake

La storia della prima barretta energetica, la Kendal Mint Cake, lanciata sul mercato nel 1953. Una vera carica di energia al sapore di menta, capace di conquistare l'Everest.

La Kendal Mint Cake, definita la prima barretta energetica al mondo, è stata inventata per caso nel 19° secolo nella città inglese di Kendal, nella meravigliosa zona del Lake District. Non è un caso che proprio in questo parco naturalistico, noto per i suoi laghi e le sue montagne, sia nata una barretta tanto semplice quanto energetica, la cui storia è legata a doppio filo a quella dell’alpinismo e degli sport ad alta quota.

La storia della leggendaria prima barretta energetica alla menta

Leggenda racconta che le origini della barretta energetica alla menta della Kendal risalgono addirittura ai tempi della Preistoria, periodo in cui le condizioni geologiche uniche creavano dolci depositi marmorei nelle caverne del Lake District in Inghilterra. Si dice che i minatori locali, armati di picconi, rischiassero la vita per intagliare dalle rocce questo prezioso alimento. Questa pittoresca e divertente storia è quella che raccontano Colin Bowden e sua moglie Margot, gestori di un negozio chiamato The Mintcake Mine a Bowness-on-Windermere, una incantevole cittadina del Lake District, ai propri avventori. Il negozio, infatti, ospita una piccola mostra sul mito della prima barretta energetica alla menta, completa di picconi e un casco appartenente ai leggendari minatori.

La vera storia della Kendal Mint è in realtà altrettanto affascinante e risale a un incidente felice, avvenuto nel 1869. Quell’anno il pasticciere Joseph Wiper, in procinto di creare delle mentine, si accorse che per colpa della sua disattenzione la miscela zuccherina aveva iniziato a solidificarsi, dando vita a quello che può essere definita un dolce solidificato e torbido. Nasceva così la semplice ma speciale prima barretta energetica della storia, composta da zucchero, olio di menta piperita, acqua e sciroppo di glucosio, realizzata tuttora con la stessa formula e gli stessi ingredienti.

Il suo sapore, come dicono gli appassionati, non è per tutti. Questo dolce ha infatti un sapore molto intenso di menta, talmente forte da restare in bocca per molto tempo. Oltre alla versione classica sono in vendita quella con zucchero grezzo, quella ricoperta di cioccolato e infine, per i più temerari, quella dal gusto extra forte. Romney's, la principale compagnia produttrice, che ha acquistato Wiper's nel 1987, Quiggin's e Wilson's sono i marchi in commercio della Kendal Mint Cake. Attualmente a Mintsfeet Road North la piccola fabbrica a gestione familiare Romney’s, fondata nel 1914, è ancora visitabile. Il processo con cui viene realizzata la mitica barretta energetica sprigiona un forte profumo di menta e viene tuttora realizzato a mano, artigianalmente.

Kendal Mint Cake, la barretta energetica degli alpinisti

Questa tortina alla menta, ricca di glucosio, è popolare tra ciclisti e corridori in quanto fonte di energia portatile e duratura. Ancor più famosa è però per il ruolo eccezionale che ha avuto nella storia dell’alpinismo. Nel 1953, Edmund Hillary e Tenzing Norgay, portarono con sé e mangiarono le Kendal Mint Cake nella loro impresa di essere la prima squadra a raggiungere la vetta del Monte Everest.

Il responsabile della spedizione aveva letto delle tortine alla menta di Kendal in una rivista di arrampicata e, nel 1952, scrisse a Romney's per richiedere 38 libbre (17 kg) di barrette alla menta con zucchero di canna. Hillary e Norgay divennero le prime persone confermate a scalare il monte Everest, accrescendo ancora di più la popolarità della prima barretta energetica. A distanza da 60 anni la Kendal Mint Cake continua ad essere popolare, la sua produzione rimane sostanzialmente invariata e lo stesso si può dire della sua fama tra alpinisti e sportivi in generale.


Ivana De Innocentis
Ivana De Innocentis
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Nomade digitale, docente di social media marketing e scrittrice, appassionata di viaggi, arte, tecnologia e alimentazione vegetariana e vegana. In cucina ama prendere spunto dalle sue passioni, aggiungendo ingredienti naturali e un pizzico di creatività.
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