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La guerra commerciale di Trump fa marcire i raccolti negli USA

La guerra commerciale di Trump fa marcire i raccolti negli USA

I raccolti negli USA sono una delle vittime della guerra commerciale di Trump contro la Cina. E nei campi granaglie e soia sono lasciate a marcire.

Trump e la sua guerra commerciale con la Cina hanno colpito i raccolti degli Stati Uniti, lasciati marcire nei campi. La situazione sembra drammatica, con agricoltori che perdono centinaia di migliaia di dollari nella speranza che il l’anno successivo sia quello della svolta. Ad essere colpita più di tutte è la soia, che i contadini statunitensi avevano piantato in abbondanza prevedendo un aumento della richiesta in Cina. Ora non hanno nessuno a cui vendere i loro prodotti, e i raccolti vengono abbandonati nei campi.

Guerra commerciale di Trump

In una mossa concepita come vendetta per l’innalzamento delle tasse sui prodotti cinesi, il governo di Pechino ha messo una tariffa del 25% sulla soia, rendendo di fatto antieconomico per le aziende acquistare il legume degli Stati Uniti. Se a questo si aggiungono le grosse operazioni di acquisizione da parte della Cina, che acquista circa il 60% di tutta la soia del mondo, si può capire l'entità del problema.

Normalmente in queste condizioni gli agricoltori si rivolgono a grossi compratori di cereali e leguminose per stoccare i loro raccolti e venderli l’anno successivo, ma sembra non esserci più spazio nemmeno lì. Per di più queste strutture hanno alzato i loro prezzi in vista della tassazione più aggressiva, mettendo ancora più pressione agli agricoltori che, in alcune circostanze, si sono trovati davanti ad una spesa doppia rispetto a quella degli scorsi anni.

Questa situazione si è ripercossa a cascata anche sugli altri prodotti normalmente stoccati nei silos, creando un forte disagio economico per tutta la categoria. Il governo americano ha varato un piano da oltre 12 miliardi di dollari per aiutare finanziariamente i contadini, ma per ora è riusciuto a distribuire appena 800 milioni. Per questo decine di agricoltori, piuttosto che svendere i loro raccolti, hanno preferito lasciarli marcire nei propri campi. Ce ne sono alcuni che addirittura hanno preferito lasciare le loro macchine fuori dai capannoni per stiparli di granaglie, in modo che le possano vendere l’anno prossimo.


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Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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