La dieta flexitariana sarebbe più sostenibile per l’ambiente di quella vegetariana. A dirlo è uno studio della John Hopkins University negli Stati Uniti riportata dal quotidiano britannico Telegraph. Sotto la lente d’ingrandimento dei ricercatori americani sono finiti i principali regimi alimentari di 140 nazioni del mondo. Di queste diete è stata studiata nel dettaglio l’impronta ecologica, ovvero la quantità di emissioni e l’impatto sull’ambiente. A quanto pare una dieta concentrata su vegetali e latticini potrebbe non essere poi così amica per il pianeta.
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Dieta flexitariana più sostenibile di quella vegetariana
Sostituendo l’apporto di proteine della carne con latte, formaggi e yoghurt i vegetariani migliorerebbero solo marginalmente il loro impatto ambientale. Per i ricercatori, una dieta flexitariana che riduce l’assunzione di latticini e prevede l’apporto di proteine da parte della carne una volta al giorno con un aumento del consumo di frutta e verdura sarebbe, a conti fatti, più sostenibile per l’ambiente.
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Si tratterebbe di un regime alimentare definito come «2/3 vegano»; ovvero con 2 pasti su 3 interamente vegani e un pasto su tre che comprende invece anche carne, uova e latticini. In un anno un flexitariano di questo tipo contribuirebbe per 762kg di CO2 immessa nell’ambiente, mentre un vegetariano con una predilezione per i latticini contribuirebbe fino a 1265kg di CO2.
Meglio vegan, ma flexitariano è un buon inizio
Di una cosa tuttavia i ricercatori sono fermamente convinti: il consumo di carne attuale è troppo elevato e non è sostenibile per il pianeta. La situazione sarebbe disastrosa se anche nazioni dove il consumo di carne è ancora basso decidessero di adottare un modello alimentare simile a quello dei paesi più ricchi. Le emissioni di gas serra aumenterebbero del 135%. Dall’altro lato la scelta di adottare una dieta interamente vegana ridurrebbe le emissioni in media del 70%.
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In un futuro ideale, spiegano i ricercatori, la dieta più sostenibile per il pianeta sarebbe quella vegana con un apporto di proteine garantito da insetti. Per chi ancora non è disposto a passare ad una dieta 100% vegana o a sostituire la bistecca con la farina di grillo, una dieta flexitariana con un pasto a base di carne ogni tre sarebbe un concreto passo avanti verso un futuro più sostenibile.
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