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Inquinamento da fornelli a gas, in Europa 40mila morti all’anno

Inquinamento da fornelli a gas, in Europa 40mila morti all’anno

A causa dell’inquinamento rilasciato dai fornelli a gas in Europa muoiono quasi 40mila persone all’anno e l’Italia è il Paese peggiore.

Cucinare con fornelli a gas significa aumentare i livelli di inquinamento indoor e le morti premature dovute alla scarsa qualità dell’aria. Uno studio ha cercato di quantificare per la prima volta il numero di decessi connessi alla problematica e le patologie che a causa di essa si sviluppano. I numeri dell’Europa appaiono allarmanti e in cima alla classifica delle realtà in situazioni critiche spicca l’Italia.

Inquinamento da fornelli a gas, in Europa 40mila morti all’anno
@envatoelements

Inquinamento da fornelli a gas: quanti morti in Europa? 

A certificare che il numero di morti legate all’inquinamento dei fornelli a gas in Europa è troppo alto ci ha pensato un team dell’Università di Jaume. I ricercatori hanno rilevato che ogni anno a causa del biossido di azoto rilasciato durante la cottura del cibo, si registrano nel territorio dell’UE 36.031 decessi. Se si guarda al Regno Unito le vittime sono 3.928 in più. 

Ciò porterebbe alla perdita complessiva di 77.000 anni di vita, per danni pari a 14 miliardi di euro. Le morti premature implicherebbero, invece, costi di 160 miliardi di euro. Particolarmente preoccupanti sono i numeri relativi ai casi di asma. Guardando solo al NO2 questi, a livello pediatrico, sarebbero 41.000. Includendo nell’analisi anche altri inquinanti, escluso il monossido di carbonio, si arriverebbe a 367.000 episodi nei bambini e 760.000 complessivi.

Morti per l’inquinamento da fornelli a gas in Italia 

In Italia l’inquinamento da fornelli a gas causa più morti che altrove. Nel nostro Paese, purtroppo, il 60% dei sistemi di cucina domestici utilizza tale combustibile fossile, a fronte di una media europea del 33%. Ciò porta a un totale di 12.786 decessi anzitempo all’anno, che conferisce al nostro Paese il triste primato

Il valore è paragonabile a quello delle vite annualmente stroncate da infezioni resistenti agli antibiotici in tutto lo spazio UE tra 2016 e 2020. La Polonia, che si trova al secondo posto della classifica, fa registrare quasi la metà dei decessi. I costi connessi alle morti sono altissimi e ammontano nel Bel Paese a 54 miliardi di euro annui. A causa del NO2 ogni cittadino italiano rischia di perdere quasi un anno di vita.

Inquinamento da fornelli a gas: perché causa morti? 

L’inquinamento da fornelli si rivela in grado di causare morti per diversi fattori. Quando si cucina in uno spazio ristretto senza badare all’aerazione si accumulano velocemente nell’ambiente grandi quantità di sostanze tossiche. Il gas è, infatti, un combustibile fossile e, bruciando, libera, in primis, biossido di azoto. Questo può causare un aumento del rischio di sviluppare problematiche cardiovascolari, mentre influisce sulla salute di naso, occhi, gola e basse vie respiratorie. 

In Europa 13 Stati membri su 27 vedono le case in cui si trovano fornelli a gas sperimentare livelli di NO2 superiori a quelli indicati nelle linee guida dell’OMS. Il valore scende, invece, ben sotto la soglia negli edifici in cui le cucine sono a induzione. Oltre al biossido di azoto l’utilizzo del gas porta al rilascio di benzene e composti organici volatili, che risultano altrettanto pericolosi.

Per la salute umana tenere sotto controllo i livelli di inquinamento indoor è fondamentale e le morti connesse ai fornelli a gas lo ribadiscono. I ricercatori hanno sottolineato che diffondere una corretta informazione dovrebbe risultare parte integrante della strategia d’inversione di rotta, così come la messa a punto di incentivi per apparecchi più sostenibili. Quando si cucina con sistemi non basati sull’elettricità, poi, areazione e cappa non possono mancare.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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