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Inquinamento da incendi, nel mondo uccide 1,5 milioni di persone all’anno

Inquinamento da incendi, nel mondo uccide 1,5 milioni di persone all’anno

A causa dell’inquinamento da incendi nel mondo muoiono ogni anno 1,5 milioni di persone, la maggior parte dei quali nei Paesi più poveri.

Gli incendi sono sempre più frequenti e ad aumentare è anche l’inquinamento da essi generato. Ciò si ripercuote, purtroppo, sulla salute di ecosistemi e umanità. Secondo uno studio pubblicato in The Lancet, per la precisione, ogni anno a causa degli inquinanti liberati dalle fiamme muoiono più di 1.5 milioni di persone. Le disparità tra Paesi in via di sviluppo e realtà ricche appare allarmante e gli esperti richiedono interventi.

Inquinamento da incendi, nel mondo uccide 1,5 milioni di persone all’anno
@envatoelements

Inquinamento da incendi: cosa si sviluppa durante la combustione? 

L’inquinamento da incendi è in grado di causare danni seri. Bruciando le fiamme liberano, oltre alla CO2 che influisce negativamente sul clima, diversi composti tossici. Tra questi i più pericolosi sono polveri sottili (PM 2.5) e ozono (O3). Quest’ultimo gas è presente anche negli strati superiori dell’atmosfera, dove fa da schermo contro le radiazioni dei raggi UV ma quando si accumula in prossimità del suolo risulta pericoloso. 

Un team internazionale ha ora dimostrato che, a causa degli inquinanti liberati dalle fiamme, nel mondo perdono la vita ogni anno 1.53 milioni di individui. Nell’analisi dei danni a breve e lungo termine di PM 2.5 e O3 sono stati valutati sia gli incendi boschivi, sia quelli programmati per la gestione del territorio, sia i roghi dolosi.

Quali danni provoca l’inquinamento da incendi? 

L’inquinamento generato dagli incendi rappresenta una minaccia da non sottovalutare per la salute umana. In base ai dati raccolti nell’analisi, che si è concentrata sugli eventi avversi avvenuti tra 2000 e 2019, le polveri sottili sono le principali killer. A esse è, infatti, imputabile il 77.6% delle morti premature connesse al fumo. L’ozono è, invece, risultato il fattore determinante per il restante 22.6% dei decessi. 

450.000 morti annuali sono state catalogate come causate da malattie cardiovascolari, mentre 220.000 sono state correlate a problematiche respiratorie. Anche quando non si dimostrano letali, le sostanze liberate dal divampare delle fiamme possono favorire l’insorgenza di disturbi più o meno gravi. Fra questi rientrano: emicrania, insonnia bronchiti, polmoniti, altre infezioni del tratto respiratorio e asma.

Inquinamento da incendi: gli effetti sull’uomo 

L’inquinamento da incendi minaccia l’intero pianeta ma non in modo uniforme. A vivere in modo più drammatico l’impatto dei roghi sono, infatti, i Paesi in via di sviluppo dove si concentra il 90% delle morti premature connesse alle fiamme. La situazione peggiore è quella dell’Africa Sub-Sahariana. Lì si registrano 606.769 decessi prematuri annuali, pari al 40% del totale. 

Seguono a breve distanza Sud Est Asiatico, con 206.817 morti, Sud dell’Asia, a quota 170.762, e Asia dell’Est con 147.291 individui stroncati anzitempo. I Paesi in vetta alla triste classifica sono: Cina, Repubblica Democratica del Congo, India e Nigeria. Anche all’interno delle stesse regioni, le comunità più povere sperimentano disagi più importanti perché spesso non hanno accesso a mezzi di difesa e prevenzione adeguati.

L’inquinamento atmosferico fa da terribile killer silenzioso causando una morte su sei nel mondo e l’impatto degli incendi aggrava il quadro. In un circolo vizioso le emissioni liberate dalle fiamme alimentano il cambiamento climatico, mentre quest’ultimo crea le condizioni ideali per il propagarsi dei roghi. Gli scienziati hanno, allora, sottolineato che sono ormai impellentemente necessarie azioni per arginare le problematiche di salute pubblica e le ingiustizie connesse al riscaldamento globale.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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