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Inquinamento acustico: il traffico espone a rischi 60 milioni di europei

Inquinamento acustico: il traffico espone a rischi 60 milioni di europei

L’inquinamento acustico da traffico minaccia il benessere di milioni di persone in Europa ed è necessario intervenire a tutela della salute pubblica

In uno studio pubblicato in Environment International alcuni scienziati hanno indagato su quanto l’inquinamento acustico da traffico sia in Europa un problema pressante. I dati hanno mostrato un quadro allarmante. Il rumore prodotto dalle auto espone, infatti, milioni di persone a rischi significativi e ora agire è d’obbligo. Progredire nella ricerca resta però l’unico mezzo per farlo in modo razionale.

inquinamento acustico traffico
Foto: Ashley Fontana @Pexels

Lo studio

A concentrarsi su quale sia l’impatto dell’inquinamento acustico da traffico in Europa ci ha pensato un team del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal). Il rumore prodotto da auto e altri mezzi sulle strade è, in aree urbane, la principale causa di problemi di salute, dopo la pessima qualità dell’aria.

Gli scienziati hanno, dunque, analizzato dati relativi a 749 città del Vecchio Continente, servendosi del database Urban Audit 2018. Per tracciare i livelli di esposizione all’inquinamento acustico i ricercatori si sono, invece, basati sulle mappature fornite da autorità locali, governi e realtà accademiche. Dove le informazioni sono risultate carenti, sono stati, infine, sviluppati modelli da applicare agli specifici luoghi.

La minaccia dell’inquinamento acustico da traffico

L’inquinamento acustico da traffico è una minaccia per molti europei. Dei 123 milioni di persone di età superiore ai 20 anni incluse nello studio, il 48% è risultato esposto a livelli di rumore superiori a quelli indicati come accettabili dall’OMS. 60 milioni di individui sopportano, insomma, un continuo suono di intensità superiore a una media di 55 dB in 24 ore.

Vienna supera i valori soglia dell’86.5%, Roma del 60.5% e Madrid del 43.8%. Una simile esposizione può innescare una reazione di stress nel metabolismo. Il rischio è, dunque, quello di sviluppare problemi cardiovascolari, disordini del sonno, stati di ansia o depressione e di veder bruscamente precipitare le proprie prestazioni cognitive.

Agire

Mitigare i danni che l’inquinamento acustico da traffico provoca dovrebbe, per le autorità, risultare prioritario. Secondo il nuovo studio, con un allineamento alle linee guida dell’OMS, ogni anno si potrebbero evitare almeno 3.600 morti premature. I ricercatori hanno, poi, affermato che colmare i gap di conoscenza è una necessità.

Il recente lavoro si configura, infatti, come sistematico, ma ha anche mostrato quanto reperire dati sull’esposizione a inquinamento acustico sia complicato. Le informazioni sono, infatti, raccolte in modo eterogeneo e, delle mappe utilizzate, solo il 17% è definibile di alta qualità. Da gennaio 2019 gli stati membri dell’UE hanno, però, stabilito una linea metodologica comune e, in futuro, ci si attendono miglioramenti.

L’inquinamento acustico da traffico è una problematica da non sottovalutare. L’impatto di una continua esposizione al rumore sulla salute è potenzialmente devastante e non dimenticarsene è d’obbligo. La necessità di orientarsi verso mezzi più green appare sempre più impellente. Forse, la prossima volta che verremo svegliati di notte dal passaggio di un’auto, oltre all’irritazione proveremo anche un po’ d’inquietudine.

Fonti: Environment International

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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