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Innalzamento oceani: la lotta senza speranza dell’isola di Tangier, negli USA

Innalzamento oceani: la lotta senza speranza dell’isola di Tangier, negli USA

Il riscaldamento globale sta portando gli oceani ad alzarsi sempre di più e, mentre gli abitanti rifiutano la realtà, l’isola di Tangier sta affondando.

Secondo un nuovo recente studio l’isola di Tangier, al largo della Virginia negli USA, a breve finirà sott’acqua. Erosione e innalzamento degli oceani stanno ormai rendendo la vita degli abitanti del luogo impossibile, ma molti sono determinati a non arrendersi. Trovare una soluzione per il futuro è una necessità, e la sensazione è che Tangier finirà per fungere da esempio.

isola di Tangier

L’isola di Tangier affonda

Secondo uno studio recentemente pubblicato in Frontiers in Climate il futuro dell’isola di Tangier è ormai segnato. Questa, situata nella baia di Chesapeake, sta subendo in modo devastante l’impatto del cambiamento climatico, a dispetto di quanto creduto dai suoi abitanti. A causa dell’innalzamento degli oceani, tra il 1967 e il 2019 l’isola ha perso il 62% delle proprie aree montane abitabili e la situazione sembra solo destinata a peggiorare. Se le acque dovessero continuare ad alzarsi al ritmo attuale, l’isola finirà per trasformarsi in una palude entro il 2051, con circa 10 anni di anticipo rispetto alle precedenti previsioni. Gli eventi meteo estremi, come tempeste e relative inondazioni, hanno già costretto molti ad abbandonare le proprie abitazioni.

Una lotta senza speranza

L’isola di Tangier è ormai da anni al centro di accesi dibattiti. Secondo gli ultimi dati disponibili, risalenti al 2020, gli abitanti dell’isola sono 436, e ciò rappresenta un calo significativo rispetto ai 1.100 registrati a inizio ‘900. Molti dei locali continuano, comunque, a negare l’impatto del riscaldamento globale e questo, soprattutto durante la presidenza Trump, ha portato a Tangier una certa notorietà. L’idea diffusa è che sia sufficiente proteggere la località dall’erosione, ma la realtà è che ciò non fermerebbe l’inarrestabile innalzamento degli oceani. L’economia dell’isola è per lo più basata, per altro, sulla pesca e le scarse opportunità di lavoro hanno contribuito ad alimentare l’esodo.

Salvare l’isola di Tangier

Salvare l’isola di Tangier non appare semplice. Ripristinare e proteggere la località potrebbe persuadere alcuni a restare, ma l’aspetto economico preoccupa. Sarebbe, infatti, necessario collocare sbarramenti di pietra lungo le coste, o al limite puntare sulle naturali barriere di ostriche. Bisognerebbe, poi, alzare di almeno 3 m le creste esistenti, sfruttando la sabbia, per un costo di 20 $ per ogni m3 di quest’ultima portata a destinazione. Le spese totali ammonterebbero dunque a 250-350 milioni di dollari. Ricollocare l’intera popolazione potrebbe costare circa 150 milioni di dollari in meno, ma le problematiche connesse alla gestione di migranti climatici sarebbero notevoli.

L’isola di Tangier rappresenta un triste promemoria vivente di quanto le conseguenze del cambiamento climatico possano essere devastanti. Questo luogo non è certo l’unico a confrontarsi con simili drammi. La sensazione è che molte comunità costiere guardino alla vicenda con apprensione, ansiose che il destino dell’isola rappresenti anche il loro. L’espressione “essere in alto mare” non è mai apparsa più drammaticamente letterale.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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