Uno studio ha permesso di individuare le cause del deperimento della quercia in Lombardia per tutelare quest’albero.
La quercia è l’albero più caratteristico delle foreste in Lombardia ed è anche la specie studiata dal progetto ResQ. Quest’ultimo ha permesso di individuare i geni che rendono le querce resistenti. I risultati dello studio potranno aiutare i tecnici forestali ad elaborare i piani di intervento per ridurre il deperimento della quercia e tutelarla in Lombardia.
La quercia in Lombardia
La quercia che popola le foreste in Lombardia appartiene principalmente alla specie Quercus robur, comunemente chiamata “quercia farnia”. Quest’albero è quello più rappresentativo delle foreste presenti in pianura, dove trova il terreno ideale per crescere. Infatti, la quercia farnia predilige suoli profondi, umidi e ben aerati.
La quercia farnia è riconoscibile per il suo fusto diritto e robusto. La corteccia è di colore grigiastro ed è liscia negli esemplari più giovani. I rami si sviluppano già a partire da pochi metri da terra e la chioma appare irregolare. Un esemplare adulto di quercia farnia può superare anche i 40 metri ed avere un diametro di 2 metri.
Il progetto che tutela la quercia in Lombardia
Il progetto ResQ ora è giunto al termine, ma è durato ben tre anni. In questo periodo di tempo, i ricercatori hanno individuato querce e raccolto dati sui loro geni. Lo scopo della ricerca era di approfondire le conoscenze sul deperimento della quercia in modo da poter applicare degli interventi in Lombardia per tutelare quest’albero.
Il progetto è stato finanziato da Regione Lombardia ed ha coinvolto l’Università di Pavia, l’Università della Basilicata e l’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR di Firenze. I ricercatori hanno concentrato i propri studi su cinque siti dislocati in due aree specifiche della Lombardia: il Parco Lombardo della Valle del Ticino e il Parco delle Groane.
La quercia più resistente della Lombardia
I ricercatori hanno scoperto che le piante sane e quelle in fase di deperimento hanno ritmi di crescita diversi. Quindi, l’analisi dei tempi di sviluppo della quercia permette di compiere una diagnosi precoce sullo stato della pianta. Durante la ricerca è stata individuata la quercia più resistente della Lombardia, che si trova all’interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Infine, i ricercatori hanno scoperto che alcuni geni della quercia sono legati alla sua capacità di resistere al deperimento. I risultati ottenuti hanno permesso ai ricercatori di comprendere meglio il fenomeno del deperimento e di sviluppare delle strategie per la tutela della quercia in Lombardia. Ad esempio, un’azione utile potrebbe essere quella di mettere a dimora individui ritenuti resistenti.
Dalla Lombardia il punto di partenza per tutelare la quercia
Il progetto ResQ ha analizzato circa 250 esemplari di quercia per ottenere dei risultati significativi. Tuttavia, il lavoro svolto in Lombardia è solo l’inizio di un’operazione più ampia per tutelare la quercia anche in altre regioni italiane. Infatti, gli stessi ricercatori di ResQ sono stati coinvolti nel progetto “RestItFor” dell’Unione Europea.