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In Australia si eliminano le alghe per salvare la barriera corallina

In Australia si eliminano le alghe per salvare la barriera corallina

La barriera corallina in Australia torna a svilupparsi dove gli scienziati hanno rimosso alcune specie di alghe.

La barriera corallina è la casa di numerose specie marine, tra cui anche alcune alghe. Questi habitat stanno però scomparendo a causa dei cambiamenti climatici e l’inquinamento marino provocato dall’uomo. Il delicato equilibrio tra le alghe e la barriera corallina si è rotto e le prime stanno prendendo il sopravvento sulla seconda. In Australia un progetto si occupa di estirpare quelle alghe che sono dannose per la barriera corallina, tutelando così questo ecosistema meraviglioso.

In Australia si eliminano le alghe per salvare la barriera corallina
@envatoelements

La barriera corallina in Australia libera dalle alghe

La meraviglia che suscita la barriera corallina ha portato ad avviare in Australia un progetto per estirpare alcune specie di alghe. L’attività di salvaguardia si svolge a largo della costa nordorientale del Queensland, vicino a Magnetic Island. Qua dimorano i coralli della Grande barriera corallina che stanno vivendo una sorta di rinascita.

L’ecologa e National Geographic Explorer Hillary Smith è a capo di un team di ricerca che si sta occupando di eliminare le alghe dannose per la barriera corallina in Australia. Lo studio condotto da Smith è stato pubblicato sulla rivista scientifica Restoration Ecology. I risultati della ricerca hanno evidenziato come pulire la barriera corallina presente in Australia dalle alghe abbia favorito la nascita di nuovi coralli.

Perché eliminare le alghe dalla barriera corallina in Australia

Alcune specie di alghe hanno degli effetti negativi sulla barriera corallina. In Australia gli scienziati guidati da Smith si sono concentrati sul sargasso, un genere di alga. Quest’ultima ostacola la crescita di nuovi coralli, proprio come alcune erbacce fanno con i fiori di un prato. La necessità di estirpare alcune alghe nasce dal fatto che quelle del genere sargasso stanno proliferando nelle acque inquinate in cui si trova la barriera corallina di Magnetic Island.

Infatti, l’aumento della temperatura dell’oceano provocato dai cambiamenti climatici e l’inquinamento generato dall’attività dell’uomo hanno indebolito la barriera corallina. In Australia questo ecosistema risulta particolarmente danneggiato nei pressi di Magnetic Island. Per questo motivo, gli sforzi degli scienziati e dei volontari coinvolti si sono concentrati su quel tratto di oceano.

Come estirpare le alghe dalla barriera corallina in Australia

Nelle operazioni per estirpare le alghe dalla barriera corallina in Australia sono stati coinvolti anche i cittadini. Questa pratica di citizen science ha permesso di ottimizzare il lavoro. Quest’ultimo era comunque supervisionato da degli esperti, in modo da evitare che venisse danneggiata la barriera corallina. Per estirpare il sargasso bastava tirare un’estremità per eliminare l’intera pianta.

Altre specie di alghe, invece, non possono essere estirpate nello stesso modo poiché si aggrappano ai coralli. Quindi, non è possibile togliere le alghe senza rimuovere un’intera sezione della barriera corallina. Le prime operazioni sono state avviate nel 2018, con l’intento di verificarne gli effetti reali sulla barriera corallina. Fortunatamente, Smith ha registrato un aumento della formazione di nuovi coralli.

Una soluzione temporanea

Il progetto per estirpare le alghe è proseguito anche negli anni successivi ed ha dato dei risultati positivi. La ricerca svolta da Smith ha fornito qualche speranza per il futuro della barriera corallina in Australia, ma gli scienziati sono consapevoli che rimuovere le alghe è solo una soluzione temporanea. Infatti, per salvare le barriere coralline in tutto il mondo, è necessario contrastare i cambiamenti climatici e ridurre l’inquinamento degli oceani.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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