Il telescopio Webb esplora 7 esopianeti potenzialmente abitabili

Gli esopianeti, detti anche pianeti extrasolari, sono pianeti che ruotano intorno ad una stella diversa dal Sole. Individuarli è oggi uno dei principali campi di studio dell'astronomia, perché significa poter scoprire dei pianeti potenzialmente abitabili (e magari già abitati!) come la Terra.
Lo scorso dicembre, il telescopio spaziale James Webb ha fatto delle scoperte molto interessanti sul conto di 7 esopianeti già individuati negli anni passati. Vediamo che cosa è emerso dalle osservazioni.

Webb punta gli occhi sugli esopianeti del sistema TRAPPIST-1
TRAPPIST-1 è un sistema planetario che si trova nella costellazione dell'Acquario. Dista 39 anni luce dalla Terra, ed è formato da una stella nana rossa intorno alla quale ruotano 7 esopianeti, scoperti nel 2017. Hanno più o meno le dimensioni della Terra e, anche se si trovano più vicini alla loro stella di quanto lo sia Mercurio al Sole, sono comunque tutti all'interno o vicino alla fascia abitabile.
Già in passato, le osservazioni si sono concentrate sulle atmosfere dei pianeti, perché scoprire la loro composizione significa scoprire come si sono evoluti e se potrebbero ospitare vita in superficie. Nel caso di TRAPPIST-1g, per esempio, uno dei pianeti, già il telescopio Hubble aveva fatto supporre che avesse un'atmosfera poco ricca di idrogeno.
Le ultime scoperte
Nel caso del pianeta TRAPPIST-1g, i dati raccolti da JWST (James Webb Space Telescope) fanno pensare o che non abbia affatto un'atmosfera, oppure che potrebbe essere più densa di quanto creduto fino ad ora, forse perché fatta di molecole più pensati come CO2. Nel caso di TRAPPIST-1b, invece, gli studi preliminari dicono che dovrebbe averne una poco densa e poco ricca in idrogeno.

Le osservazioni continuano
Questi primissimi risultati non permettono di dire l'ultima parola sulla composizione delle atmosfere di questi 7 esopianeti. Ma, fino ad oggi, nessuna tecnologia si era rivelata abbastanza potente da poterla indagare così nel dettaglio.
Webb continuerà con le sue osservazioni, anche se le piccole dimensioni dei pianeti non le rendono facili. Entro la fine del 2023, secondo gli esperti, potrebbe regalarci un bel "ritratto di famiglia" di questo sistema planetario.
