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Il pirata che fece conoscere al mondo guacamole e barbecue

Il pirata che fece conoscere al mondo guacamole e barbecue

Il suo nome era William Dampier e fu il pirate che fece conoscere al mondo guacamole e barbecue, assieme alla salsa di soia e altre leccornie, tutte annotate in un diario vecchio di oltre 300 anni.

Una storia che ha dell’incredibile quella di William Dampier, il pirata che portò ricette e parole come «guacamole» e «barbecue» da luoghi remoti fino al cuore dell’Europa. Il suo lavoro è stato così fondamentale che ancora oggi è citato in più di 80 voci dell’Oxford English Dictionary. Sembra addirittura che abbia ispirati marinai del calibro di Horatio Nelson e James Cook, allo stesso tempo diventando uno dei primi gastronomi esploratori al mondo.

William Dampier, il pirata con la passione per il buon cibo

Esploratore, pirata e navigatore di grande fame, probabile fonte di ispirazione per il capolavoro Robinson Crusoe di Daniel Defoe. La vita di William Dampier, morto a 64 anni dopo aver circumnavigato 3 volte il mondo, è ricca di avventure al limite dell’incredibile, a cominciare dai suoi anni di adolescente, quando cominciò a navigare.

La cosa più incredibile della passione di William Dampier era che all’epoca mangiare su una nave assomigliava ad un vero e proprio incubo: scorbuto, disidratazione e malnutrizione erano all’ordine del giorno. Ma non per il giovane Dampier, che era curioso di scoprire ogni tecnica culinaria e gastronomica dei luoghi che esplorava.

Fu grazie all’esperienza accumulata lontano dal vecchio continente che il pirata riuscì a sfamare se stesso e il suo equipaggio, mentre si impegnava a scrivere il suo libro «A New Voyage Around the World». In questo volume sono raccontate moltissime curiosità gastronomiche da ogni angolo del globo.

Provò la carne di flamingo, ci cui gradiva particolarmente la lingua, le uova di pinguino e aveva provato un’incredibile varietà di tartarughe d’acqua. Durante un suo viaggio a Panama assistette alla preparazione di un piatto a base di avocado, di cui riportò ingredienti e procedimento: ad oggi è considerata la prima ricetta del guacamole mai stata riportata nero su bianco. Qualche tempo dopo fece lo stesso con un piatto a base di mango, oggi conosciuto come chutney.

Fu anche il primo ad utilizzare la parola barbecue, facendo conoscere questo metodo di cottura in Europa, assieme al kumquat, la salsa di soia e le bacchette cinesi, conosciute ancora oggi come «chopsticks». Il suo contributo fu enorme per gli appassionati di cibo e cucina dell’epoca e, ancora oggi, è citato in più di 80 termini all’interno dell’Oxford English Dictionary.


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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