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Il Comune di Milano ora ha il suo Piano Aria e Clima

Il Comune di Milano ora ha il suo Piano Aria e Clima

Il Consiglio comunale di Milano ha approvato il Piano Aria e Clima, un documento che servirà a guidare le azioni contro crisi climatica e inquinamento

Il Comune di Milano ha approvato in via definitiva il suo Piano Aria e Clima (Pac). Si tratta di un programma che contiene le linee guida attraverso le quali l’amministrazione cittadina pianificherà, indirizzerà e attuerà un modello di sviluppo urbano sempre più resiliente e verde. Una sorta di bussola che dovrà orientare le azioni e i provvedimenti futuri allo scopo di contrastare la crisi climatica e ambientale e mitigarne gli effetti. Il Piano ha avuto il via libera dal Consiglio comunale con 28 voti favorevoli e 12 contrari.

Il Consiglio comunale di Milano ha approvato il Piano Aria e Clima, un documento che servirà a guidare le azioni contro crisi climatica e inquinamento.

Il Piano Aria e Clima di Milano

Il Piano Aria e Clima di Milano è il documento di visione strategica per l’adattamento del capoluogo lombardo ai cambiamenti climatici e per il raggiungimento, nell'arco del periodo 2021-2050, dell’azzeramento delle emissioni clima-alteranti, come si prefigge l’Unione Europea con il suo Green Deal. Inoltre, come ha ricordato l’assessore all’Ambiente della città, Elena Grandi, servirà “a rispettare i limiti dei livelli di inquinanti che l’OMS ha da qualche mese reso più stringenti”.

Il Pac è diviso in cinque ambiti: Salute, Connessione e accessibilità, Energia, Adattamento ai cambiamenti climatici, Consapevolezza. Per ciascuno di essi vengono pianificate azioni volte a migliorare la qualità della vita in città: dall’abbattimento delle emissioni inquinanti al raggiungimento della neutralità carbonica, passando per il contenimento dei rischi legati al cambiamento climatico, la valorizzazione dell’economia circolare e sostenibile sino all’adozione di stili di vita consapevoli e responsabili.

Una città carbon neutral

Tra gli interventi più rilevanti introdotti dall’applicazione dal Piano Aria e Clima di Milano, c’è la graduale creazione di una città ciclo-pedonale, una metropoli a 30 km all’ora, in linea con la visione di una città carbon neutral capace di contrastare i cambiamenti climatici, che limiti in maniera sostanziale il traffico veicolare. In quest’ottica, a partire da ottobre 2022 e in sintonia con quanto già previsto dalle limitazioni di Area B, la Zona a traffico limitato che praticamente coincide con i confini esterni di Milano, verranno gradualmente esclusi dall’accesso in città i veicoli considerati più inquinanti, a cominciare dai diesel Euro 5.

Riqualificazione degli edifici pubblici

Per favorire la graduale riduzione dell’emissione di Co2 sino al 45 percento entro il 2030, il Piano Aria e Clima di Milano ha dato avvio alla riqualificazione energetica degli edifici del patrimonio pubblico, a cominciare dal progetto pilota che prevede la graduale installazione di oltre 60mila metri quadri di pannelli fotovoltaici pari a 10 megawatt a copertura dei consumi energetici dell’amministrazione in scuole, case popolari e uffici pubblici.

Verde pubblico e riforestazione

Il Piano Aria e Clima di Milano prevede interventi anche per la riduzione del fenomeno delle isole di calore (l’innalzamento delle temperature che si riscontra muovendosi in città dalle aree periferiche o di campagna), attraverso la depavimentazione dei suoli, la tutela e la valorizzazione degli spazi verdi. Le linee guida previste dal Pac prevedono il costante incremento del verde urbano.

Per questo verranno implementati progetti già in essere come ForestaMI che, ad oggi, ha messo a dimora oltre 280mila alberi su tutto il territorio metropolitano, oltre a sostenere la realizzazione di tetti e pareti verdi in città. Valorizzato e connesso anche il sistema dei parchi e dei giardini con il loro patrimonio di biodiversità. Previsto anche un impegno maggiore nelle azioni di depavimentazione di aree oggi adibite a parcheggio, quali ad esempio i parterre alberati dei viali cittadini, che dovranno diventare spazi verdi e fruibili, in grado di favorire il raffrescamento della città e l’assorbimento delle acque piovane.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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