Negli ultimi dieci anni il cambiamento climatico ha portato a una riduzione del peso dei pesci nel Pacifico secondo un recente studio.
I pesci nell'Oceano Pacifico nord-occidentale stanno diventando più piccoli a causa del cambiamento climatico. È quanto emerge da una recente ricerca dell’Università di Tokyo secondo cui il cambiamento climatico sarebbe colpevole di una riduzione globale della disponibilità di cibo nelle acque dei mari con un conseguente ridimensionamento dei pesci. Una situazione simile era già accaduta negli anni ’80 del secolo scorso ma, ritengono i ricercatori, per motivi completamente differenti.
Pesci più piccoli nel Pacifico per colpa del cambiamento climatico
Nel loro studio i ricercatori giapponesi hanno analizzato il peso individuale e la biomassa complessiva di 13 specie diverse di pesci presenti nell’Oceano Pacifico al largo delle coste del Giappone incrociando dati a lungo termine a partire dal 1978 e fino al 2018, in considerazione sono stati presi anche i dati sulla temperatura media dell'acqua di mare.
I risultati hanno mostrato due periodi di riduzione del peso corporeo dei pesci, prima a partire dal 1980 e poi successivamente a partire dal 2010. Il team ha attribuito il declino del peso negli anni '80 a un aumento del numero di sardine che ha portato a un aumento della competizione per il cibo tra le specie di pesci. Al contrario, il calo di peso dei pesci a partire dal 2010 è avvenuto in concomitanza col diminuire della popolazione di sardine e sarebbe riconducibile al cambiamento climatico.
Perché il cambiamento climatico influisce sulla dimensione dei pesci?
Secondo l'analisi dei ricercatori giapponesi il cambiamento climatico e quindi il riscaldamento delle acque dei mari, sarebbe responsabile di una riduzione della fornitura di nutrienti di base nell’Oceano Pacifico, dalla superficie sino in profondità.
Questo perché il cambiamento climatico può alterare il momento e la durata delle fioriture di fitoplancton, piccole micro-alghe fonte di nutrimento per diverse specie di pesci, che potrebbero non essere più allineate con i periodi chiave del ciclo vitale di molte creature marine. Il riscaldamento delle acque inoltre influenza la migrazione di diverse specie alterando la competizione per le risorse alimentari. Con meno cibo a diposizione, i pesci perdono di peso medio diventando più piccoli.
«Le risorse ittiche dovrebbero essere gestite in modo più consapevole rispetto a quanto fatto fino ad ora – è la posizione di Shin-ichi Ito, professore dell’Istituto di Ricerca per l’Oceano e l’Atmosfera dell’Università di Tokio che ha condotto la ricerca – considerando l'impatto crescente delle condizioni indotte dalla crisi climatica, infatti, la situazione che i pesci stanno affrontando è molto più severa rispetto ai decenni passati».