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Il cambiamento climatico può esporre a gravi rischi chi ha malattie respiratorie

Il cambiamento climatico può esporre a gravi rischi chi ha malattie respiratorie

Il cambiamento climatico è in grado di peggiorare la salute di chi soffre di malattie respiratorie e la comunità scientifica chiede interventi.

Il cambiamento climatico è una minaccia per la salute di tutti, ma i pericoli sembrano essere massimi per le persone affette da malattie respiratorie. A lanciare l’allarme ci ha pensato un report della European Respiratory Society. Eventi meteo estremi e interazioni di questi ultimi con l’inquinamento sono stati individuati come i principali fattori di rischio e ora le autorità sono chiamate a intervenire.

Il cambiamento climatico può esporre a gravi rischi chi ha malattie respiratorie
@envatoelements

Conseguenze del cambiamento climatico e malattie respiratorie 

Il cambiamento climatico rappresenta un pericolo per chi soffre di malattie respiratorie. La European Respiratory Society, che rappresenta più di 30.000 specialisti di 160 Paesi, ha mostrato nell’ultimo report che la situazione è critica. A causa del riscaldamento globale, infatti, gli eventi meteo estremi si stanno moltiplicando. Le ondate di calore, con le temperature roventi, possono rendere ancora più complicata la respirazione dei pazienti. 

I periodi di siccità severa favoriscono l’accumulo di allergeni, pollini, polveri sottili e altri inquinanti, mentre le piogge torrenziali possono far aumentare l’umidità nelle case al punto da causare la formazione di muffe. Non mancano nemmeno un moltiplicarsi degli incendi, capaci di spingere i livelli di inquinamento alle stelle, o le tempeste di sabbia.

Come influisce il cambiamento climatico sulla salute? 

Le conseguenze del cambiamento climatico sono particolarmente pesanti per le persone affette da malattie respiratorie. I sintomi delle patologie possono, infatti, peggiorare e diventare fatali. Ogni anno in Europa 1.4 milioni di persone muoiono prematuramente per cause riferibili a clima e inquinamento e i numeri sono destinati ad aumentare. 

Una minima crescita di concentrazione delle polveri sottili nell’aria si è già dimostrata in grado di alzare di molto le percentuali di decessi. Particolarmente vulnerabili risultano, per altro, secondo il report, neonati e bambini. Questi respirano più velocemente e inalano due o tre volte più aria degli adulti mentre sono all’aria aperta. I loro polmoni si stanno, poi, ancora sviluppando ed esporsi a inquinamento e altri fattori di rischio aumenta la probabilità di sviluppare malattie croniche alle vie respiratorie.

Prevenire le malattie respiratorie con la lotta al cambiamento climatico 

Gli esperti chiedono alle autorità europee di intervenire e sottolineano che la tutela dei pazienti affetti da malattie polmonari passa dalla lotta al cambiamento climatico. Il riscaldamento globale viene definito un’emergenza sanitaria planetaria che sta mettendo in crisi la mission fondamentale della professione medica. 

I ricercatori sottolineano, dunque, in primis, la necessità di adeguare gli standard relativi alla qualità dell’aria in Europa ai valori soglia fissati dall’OMS. Attualmente l’UE fissa i valori a 25 microgrammi per m3 di PM 2.5 e a 40 per il biossido di azoto, gli inquinanti più pericolosi perché in grado di infiltrarsi in profondità nei polmoni. L’OMS ha indicato come a norma valori di 5 e 10 microgrammi per m3.

Gli esperti della European Respiratory Society affermano che l’interazione tra riscaldamento globale e salute è irreversibile. Jovanovic Andersen, fra gli autori, ha specificato che essere consapevoli della minaccia rappresentata dal cambiamento climatico è un preciso dovere di chi si occupa di malattie respiratorie, così come fare del proprio meglio per arginare i rischi. La messa a punto di strategie per la mitigazione dell’emergenza e per l’adattamento vengono indicati come necessari presupposti per la resilienza.

Fonte: European Respiratory Society

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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