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Il biologico usa meno risorse ed è più sostenibile

Il biologico usa meno risorse ed è più sostenibile

Le tecniche del biologico utilizzano meno risorse e sono considerate generalmente più sostenibili. La causa di questo risparmio? Sta tutta nei fertilizzanti impiegati.

Il mondo del biologico è da sempre considerato particolarmente sostenibile, grazie all’impiego di risorse particolarmente limitato. Il discorso però è più complicato di quanto si possa pensare: valutare l’impatto ambientale delle tecniche di coltivazione può essere difficile e i fattori sono numerosi. Quando si parla di «energia impiegata», per esempio, molti studi sottolineano come sia minore nell’agricoltura bio, grazie ad un ridotto impiego di fertilizzanti.

La delicata impronta del biologico

In uno studio intitolato «Does organic farming reduce environmental impact? - A meta-analysis of European research», gli scienziati hanno cercato di sintetizzare decine di ricerche svolte in Europa sull’impatto ambientale del biologico. I risultati sono stati interessanti: la qualità del terreno, intesa come quantità di materiale organico presente nel suolo, è risultata migliore. Allo stesso tempo la possibilità che la terra perda nutrienti sembra minore, grazie anche alla tecnica della rotazione delle colture, che permette di esercitare meno stress sul terreno.

La maggior parte degli studi presi in considerazione dai ricercatori ha confermato che, in linea generale, l’agricoltura biologica è meno impattante sull’ambiente rispetto a quella convenzionale. Non solo, anche l’energia impiegata è minore, grazie soprattutto ad un uso più morigerato di fertilizzanti a base di azoto, che nei campi rappresentano addirittura il 40% dell’energia impiegata, complessivamente, nella coltivazione.

Un aspetto che però i ricercatori hanno sottolineato nel loro studio è che il biologico inquina sicuramente meno per ettaro, impiegando anche meno risorse, ma non è scontato che il risultato sia lo stesso per prodotto: detto in altri termini, ad un minore impiego di energia può corrispondere una minore produzione. Per questo motivo scienziati e agricoltori sono sempre impegnati nella ricerca di nuovi metodi per rendere ancora più efficiente la produzione del biologico.

Allo stesso tempo l’agricoltura convenzionale può imparare molto dai metodi biologici, in particolare dalla rotazione delle coltivazioni nei campi. È possibile che in un prossimo futuro le differenze tra le due filosofie produttive si assottiglieranno, prendendo da ciascuna gli aspetti migliori, integrandoli direttamente nei campi.


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