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I veicoli elettrici dovranno fare rumore, ma non sarà il motore

I veicoli elettrici dovranno fare rumore, ma non sarà il motore

Tutti i veicoli elettrici circolanti in Europa emetteranno rumore (AVAS), ma non dal motore e ogni produttore avrà i propri, anche da compositori famosi.

Sarà forse la fine di un sogno, ma i veicoli elettrici dovranno fare rumore. E’ quanto stabilito a livello europeo ed è volto ad incrementare il livello di sicurezza per chi, come pedoni e ciclisti, potrebbe non accorgersi del sopraggiungere di un’auto elettrica.

AVAS: dal 2021 tutti i veicoli elettrici dovranno emettere suoni

Negli USA ci hanno pensato da tempo, ma anche perché la diffusione dei veicoli elettrici è iniziata prima. E così già dal 2011 i veicoli elettrici devono emettere suoni grazie ad avvisatori acustici che tutelino pedoni e ciclisti che a bassa velocità, quando nemmeno il rotolamento degli pneumatici produce alcun rumore facilmente udibile, potrebbero non rilevare in tempo un veicolo in avvicinamento.

In Europa si chiama AVAS, acronimo di Audible Vehicle Alert System, e dal 2021 sarà obbligatorio per tutti i veicoli elettrici, anche per quelli originariamente prodotti senza tale sistema acustico.

Di fatto, quindi, ogni veicolo elettrico deve poter essere udibile da chiunque si trovi in strada, ed in particolare da chi è affetto da disabilità visive o acustiche, e ciò da quando il veicolo viene messo in moto fino alla velocità di 20 km/h.

Le scelte delle case automobilistiche

Al fine di distinguersi anche per il sound e quindi anche per avere maggiore appeal sugli appassionati di autoveicoli, orfani del rombo del motore, o semplicemente sugli utilizzatori ogni produttore di veicoli elettrici sta approntando i propri suoni, affidandosi anche a veri e propri esperti di musica e di composizione musicale.

E’, ad esempio, il caso della BMW che affidandosi al compositore tedesco Hans Zimmer, famoso per innumerevoli colonne sonore, ha deciso di cercare un equilibrio tra le sensazioni più adrenaliniche che vuole il pilota, ad esempio all’accensione del veicolo, le sensazioni di piacevolezza ed eleganza che gli occupanti dei veicoli amano e la sicurezza dei pedoni.

Si pensi poi a Porsche che tra gli optional elenca anche un sistema dedicato che riproduce sia all’interno sia all’esterno della vettura, una vera e propria colonna sonora in grado di aumentare il coinvolgimento alla guida.

Non da meno Maserati, sportiva per definizione, che sta mettendo a punto una tonalità iconica e distintiva presso il suo centro di sviluppo Innovation Lab a Modena.

E poi tante altre, tra cui Mercedes con il Mercedes EQC, Jaguar che per ora ha optato per un semplice avviso acustico, Nissan che ha presentato Canto.

Chi più chi meno, pertanto, si cerca di toccare emotivamente i propri guidatori per stabilire un feeling unico anche a livello sonoro con toni e suoni originali, andando ben oltre a quanto previsto per l’AVAS.

Rimane il fatto che forse un unico suono uniforme per tutti i veicoli avrebbe aiutato maggiormente il riconoscimento immediato di un veicolo in movimento perché avrebbe consentito un’associazione automatica ed istantanea tra suono, veicolo elettrico e pericolo, soprattutto per le persone con disabilità visiva.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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