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I pipistrelli fanno risparmiare 3,7 miliardi di dollari

I pipistrelli fanno risparmiare 3,7 miliardi di dollari

Alcuni ricercatori hanno voluto stimare l’impatto economico dei pipistrelli nell’agricoltura, scoprendo che fanno risparmiare almeno 3,7 miliardi di dollari ai contadini ogni anno.

Capire l’impatto di alcuni animali sulla nostra economia può essere complicato. Diversi studi però si sono interessati in particolare ai pipistrelli, stimando che ogni anno la loro presenza faccia risparmiare dai 3,7 ai 53 miliardi di dollari all’anno agli agricoltori. Cifre sbalorditive che hanno riportato l’attenzione sul rapporto tra uomo e ambiente, con conseguenze questa volta estremamente concrete sul brevissimo periodo.

Pipistrelli e insetti

Alcuni ricercatori, diversi anni fa, hanno notato una particolare correlazione: con l’arrivo di una nuova malattia, la sindrome del naso bianco e l’aumento della presenza delle pale eoliche la popolazione dei pipistrelli è diminuita. In particolare in alcune zone degli Stati Uniti, dove l’assenza dei pipistrelli insettivori ha avuto un concreto e visibile impatto economico, si è cominciato ad analizzare il problema in maniera concreta.

Gli scienziati hanno scoperto che gli agricoltori, nelle zone in cui i pipistrelli venivano decimati dalle malattie o dalle turbine eoliche, gli agricoltori erano costretti a utilizzare molti più pesticidi. Senza i pipistrelli infatti la popolazione di insetti, anche quelli pericolosi per i campi, cresce in maniera incontrollata, avendo perso il loro predatore naturale. Partendo da diversi casi specifici, i ricercatori hanno provato a fare delle stime, scoprendo una realtà sconvolgente: la presenza dei pipistrelli insettivori fa risparmiare dai 3,7 ai 53 miliardi di dollari agli agricoltori solo negli Stati Uniti.

Questo risultato è veritiero per tutte quelle zone geografiche dove è comune la presenza di questi predatori notturni, Europa compresa. L’appello è quindi di iniziare a pensare a delle politiche che possano proteggere i pipistrelli insettivori, come per esempio la creazione di ambienti artificiali dove malattie come la sindrome del naso bianco non possano diffondersi. Con questo tipo di interventi si potrebbe riuscire ad arginare il problema, proteggendo animali e ambienti. Non è una novità che uomo e ecosistema siano strettamente legati, ma scoprire un’implicazione diretta e economicamente tangibile nel breve periodo potrebbe farci aprire gli occhi.


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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