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I gatti Savannah sono un pericolo per la fauna locale?

I gatti Savannah sono un pericolo per la fauna locale?

Il possesso dei gatti Savannah fa emergere problemi di carattere etico sulla detenzione di animali selvatici e sui rischi per la fauna locale.

Il manto maculato, le lunghe zampe e il muso affusolato conferiscono ai gatti Savannah un aspetto maestoso e selvaggio. Chi non vorrebbe avere un felino simile che passeggia per casa? Questo gatto ha conquistato il cuore di tante persone eppure in diversi Stati è illegale possederlo proprio per le sue origini selvatiche e il suo comportamento predatorio che può danneggiare la fauna locale.

gatti Savannah fauna locale
@envatoelements

I gatti Savannah

La razza dei gatti Savannah è nata ufficialmente nel 1986 dall'incrocio di una gatta Siamese e di un maschio di servalo. Quest'ultimo è un felino selvatico diffuso nell'Africa meridionale. Sono ottimi predatori – come molti felini – che usano le grandi orecchie per individuare le prede come se fossero dei radar. Bisogna però aspettare il 2001 affinché i gatti Savannah (il cui nome significa per l'appunto "savana") vengano registrati nelle banche dati dell'International Cat Association.

Sono molto apprezzati non solo per l'aspetto esotico e selvaggio, ma anche per la loro intelligenza e il carattere. Infatti, i gatti Savannah sono molto giocosi e instaurano dei legami con le persone. Tutto ciò li rende simili ad un cane, ma con tutte le caratteristiche che apprezzano gli amanti dei gatti. Tuttavia, possono rappresentare anche un pericolo per la biodiversità e la fauna locale.

Una razza non riconosciuta da tutti

Non tutte le associazioni dedicate alle diverse razze di gatto hanno riconosciuto il Savannah. Ad esempio, la Cat Fanciers' Association con sede in Ohio non ha riconosciuto questa razza per via di alcuni dubbi di carattere etico sul tenere in casa un animale che ha origini selvatiche. Molti allevatori di Savannah hanno anche dei servali di proprietà. In 29 Stati americani è legale possedere questa specie, ma serve comunque un permesso speciale.

Inoltre, alcuni Stati permettono di avere dei gatti Savannah solo se non sono di prima generazione, cioè se uno dei genitori non è direttamente un servalo. I Savannah infatti sono classificati in base a quanto sono “lontani” dal loro antenato selvatico. Questa caratteristica fa variare anche il prezzo dell'animale: tanto più è selvatico, più è costoso.

Danni alla fauna locale

Uno dei motivi per cui possedere dei gatti Savannah è illegale in alcuni Stati è legato ai danni che possono avere sulla fauna locale. Finché l'esemplare è in casa non ci sono problemi, se non per il gatto stesso che, dato il suo carattere e comportamento selvatico, soffre a stare negli spazi piccoli e chiusi. E' quando però scappano all'esterno che possono rappresentare un pericolo per la fauna locale.

Infatti, secondo alcuni esperti, possono rappresentare un rischio ecologico per l'impatto che hanno su altre specie autoctone. Nel 2008 l'Australia ha reso illegale il possesso dei gatti Savannah perché ritenuti dei predatori più efficienti della fauna locale. Un successivo studio eseguito nel 2019 ha dimostrato che, se i Savannah fossero scappati in natura, avrebbero messo a rischio la sopravvivenza del 90% della fauna locale.

Un problema etico

Un altro problema legato al commercio e possesso dei gatti Savannah è legato direttamente agli antenati di questa razza. Infatti, il servalo è pur sempre una specie selvatica che rischia di diventare oggetto di contrabbando per far crescere il commercio dei Savannah. Vale la pena mettere a rischio un’altra specie per soddisfare un piacere?


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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