Horchata de chufa: la bevanda valenciana
L'horchata de chufa è il drink perfetto da tenere a mente se avete in programma una visita in Spagna, precisamente a Valencia. Per la città di mare spagnola rappresenta un vero e proprio simbolo della tradizione locale. Relativamente semplice da preparare è apprezzata per le sue capacità nutrienti e rinfrescanti. In Spagna è anche una riconosciuta DOP.
Che cos'è l'horchata de chufa
L’horchata de chefa è particolarmente diffusa sul suolo spagnolo grazie alla semplicità della sua preparazione. Le componenti essenziali sono infatti soltanto acqua, zucchero e chufa. La chufa viene lasciata in ammollo per circa 24 ore per lavare bene i tuberi. Una volta pulita viene frullata assieme ad acqua e zucchero. Il risultato viene filtrato ed ecco pronta l’horchata.
Bevuta tutto l’anno, l’horchata de chufa è particolarmente apprezzata durante il periodo estivo. Camminando per Valencia è possibile notare l’horchata a disposizione in caffè, ristoranti o specializzate horchateria. A prima vista la bevanda ricorda il latte ma il sapore è più simile a bevande di soia o mandorla. L’horchata è particolarmente apprezzata quando servita fresca o addirittura con ghiaccio.
La chufa, il segreto dell’horchata
Il segreto dell’horchata de chufa è proprio la chufa, conosciuta in Italia anche come zigolo dolce o mandorla di terra. Nel nostro paese è poco utilizzata in cucina e più nel campo della profumeria o della cosmetica. In Spagna invece è molto consumata. I piccoli tuberi essiccati hanno un sapore che ricorda mandorle e nocciole. Dopo l’essicazione vengono generalmente lasciati in ammollo per alcune ore prima di venire mangiati o frullati con acqua e zucchero per ottenere l’horchata valenciana.
L’Horchata de chufa è famosa anche fuori dalla Spagna in altri paesi dell’America Latina. Durante la sua «esportazione» ha tuttavia subito diversi cambiamenti nella sua ricetta originale. In Messico ad esempio è utilizzato il riso invece della chufa e spesso vengono aggiunte spezie come vaniglia e cannella. In Nicaragua, Honduras e Costa Rica preferiscono la versione con semi di jicaro, una pianta locale. Altre varianti prevedono anche l’utilizzo sesamo. Per la «vera» horchata tuttavia non resta che recarsi a Valencia. Per tutelare il prodotto la Spagna ha ottenuto anche diverse DOP nell’area valenciana.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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