Gli istrici conquisteranno l'Europa passando dall'Italia

Se la calma è la virtù dei forti, gli istrici dovrebbero essere sicuramente premiati per averne mostrata tanta negli anni. Durante i millenni questa specie, originaria dall’Asia, ha conquistato con decisione tutto il continente fino al Medio Oriente, passando poi in Africa e da lì negli ultimi secoli sta iniziando a conquistare l’Europa. Oggi assistiamo ai primi avvistamenti di istrici in Veneto e nel Friuli, regioni che faranno probabilmente da ponte verso il nostro continente.
L’ultima tappa nel Medioevo
Un animale prettamente notturno, cugino cresciuto del porcospino, condivide qui in Italia la sua tana con volpi e tassi. A ricapitolare le tappe della lunga conquista è stato il National Geographic, dove si sottolinea come gli istrici siano arrivati in Italia solo alle porte del Medioevo e in relativamente pochi anni siano riusciti a percorrere tutto lo stivale fino alle porte dell’Europa.
«Ad oggi, non esistono evidenze fossili della presenza di questa specie durante l'Olocene - ha spiegato alla famosa rivista lo zoologo Emiliano Mori - con ogni probabilità l'introduzione avvenne subito dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Infatti, nel suo trattato Naturalis Historia, Plinio il Vecchio colloca ancora l'istrice tra gli animali che abitano l'Africa e l'Asia.»
Verso il Vecchio Continente
La cosa interessante è che nel suo lungo viaggio questo animale è riuscito a far perdere le tracce ai suoi predatori naturali, e in Italia può essere messo nel sacco solo dal lupo. Indizi delle sue origini africane in ogni caso sono rimasti ben radicati, soprattutto nelle notti di luna piena, quando l’animale, nonostante l’assenza di predatori, evita di avventurarsi all’aperto.
«Inizialmente l'espansione si è diretta verso est, raggiungendo le Marche. In seguito, attraverso gli Appennini, l'istrice si è spostato a nord. In alcuni casi è stato introdotto dall'uomo, come in Sardegna o nelle province di Savona e Varese, ma per lo più la colonizzazione è avvenuta spontaneamente.» ha concluso lo zoologo. I primi giorni d’ottobre è stato osservato un esemplare proprio sul confine tra Veneto e Friuli, segno che ormai manca poco perché l’animale inizi ad affrontare la sfida delle Alpi.
Fonti: National Geographic - biopills
