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Giornata Mondiale della Terra, alcune poesie per celebrarla

Giornata Mondiale della Terra, alcune poesie per celebrarla

Da Jacques Prévert a Erri de Luca andiamo a scoprire insieme alcune poesie per celebrare insieme la Giornata Mondiale della Terra.

La Giornata Mondiale della Terra si celebra il 22 aprile e alcune poesie possono aiutarci a entrare nello spirito della ricorrenza. Dedicare 24 ore al nostro pianeta significa oggi riflettere sul devastante impatto che l’uomo ha su di esso e ricordarsi quanto ogni tassello di ciò che ci circonda debba essere considerato prezioso. Mentre la corsa del cambiamento climatico prosegue cerchiamo, allora, di farci ispirare da alcuni versi.

Giornata Mondiale della Terra, alcune poesie per celebrarla
@envatoelements

Poesie per la Giornata Mondiale della Terra 

"Tante foreste" di Jacques Prévert 

Tante foreste strappate alla Terra 
e massacrate 
distrutte 
rotativizzate. 

Tante foreste sacrificate per la pasta da carta 
ai miliardi di giornali che attirano annualmente
l'attenzione dei lettori 
sui pericoli del disboscamento 
delle selve e delle foreste.

“Il mondo è troppo con noi” di William Wordsworth 

Il mondo è troppo con noi; presto e tardi, 
Acquisendo e spendendo, sprechiamo i nostri poteri;
Poco vediamo in Natura che è nostro; 
Abbiamo donato i nostri cuori, un dono sordido! 
Questo mare che scopre il suo petto alla luna; 
I venti che ululeranno a tutte le ore, 
E ora sono raccolti come fiori addormentati, 
Per questo, per tutto, siamo fuori tono; 
Non ci commuove.—Grande Dio! Preferirei essere 
Un pagano allevato in una religione antiquata; 
Così potrei, stando su questo piacevole prato, 
Avere visioni che mi renderebbero meno infelice; 
Avere la vista di Proteo che sorge dal mare; 
O udire il vecchio Tritone suonare il suo corno intrecciato.

"Versicoli quasi ecologici" di Giorgio Caproni 

Non uccidete il mare, 
la libellula, il vento. 
Non soffocate il lamento 
(il canto! ) del lamantino. 
Il galagone, il pino: 
anche di questo è fatto 
l’uomo. 

E chi per profitto vile 
fulmina un pesce, un fiume, 
non fatelo cavaliere 
del lavoro. 

L’amore 
finisce dove finisce l’erba 
e l’acqua muore. Dove 
sparendo la foresta 
e l’aria verde, chi resta 
sospira nel sempre più vasto 
paese guasto: Come 
potrebbe tornare a essere bella, 
scomparso l’uomo, la terra.

"Vi è un incanto nei boschi senza sentiero" di Lord Byron 

Vi è un incanto nei boschi senza sentiero. 
Vi è un’estasi sulla spiaggia solitaria. 
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra 
in riva alle acque del mare profondo, 
e vi è un’armonia nel frangersi delle onde. 
Non amo meno gli uomini, ma più la natura 
e in questi miei colloqui con lei io mi libero 
da tutto quello che sono e da quello che ero prima, 
per confondermi con l’universo 
e sento ciò che non so esprimere 
e che pure non so del tutto nascondere.

“Dicerie sulla Terra” Erri de Luca 

È bassa per il contadino 
piegato su di lei per macinarla, 
alta per l’alpinista a quattro zampe 
sul soffitto del mondo. 
Sta sotto l’acqua per il marinaio 
che naviga l’oceano. 
È rotonda per l’astronomo antico 
che vide la sua ombra 
stampata sulla luna. 
Poca per l’impero 
che la voleva tutta. 
Un buco nero per il minatore 
che sfalda nel cunicolo 
il suo burro carbone. 
Ha un nocciolo di ferro 
per chi la studia a scuola. 
È ruggine al tramonto 
sul mare che scolora. 
Giardino per chi la può irrigare, 
olio e vino per chi la sa torchiare. 
È un facchino e ci sopporta il peso. 
È una corsa su ostacoli 
per l’ospite spaesato 
che scavalca frontiere 
sopra il filo spinato. 
Ha molte spine ma nessun confine, 
chiuderla nei recinti dietro i muri 
è impresa vana: 
la terra è vento e non si fa arrestare. 
Ha l’anima di polvere 
e la tosse di cenere, 
scatarro di vulcani. 
La terra è oggi, ma chissà domani. 
Sta dove grida ancora il sangue sparso 
dal fratello di Abele, 
il primo tempo perso. 
È seminata a stelle 
dalle notti di agosto 
lucide di scintille. 
La terra siamo noi 
fatti di argilla 
e di un soffio venuto da lontano 
a riempire e poi scappare via.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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