Fracking, ecco cos’è e quali rischi comporta per la salute
Il fracking è una particolare tecnica non convenzionale per l’estrazione di combustibili fossili e ora la scienza ha indagato su come essa influisca sulla salute. I dati del nuovo studio condotto dalla Harvard TH Chan School of Public Health si sono rivelati inquietanti e ora tracciare un bilancio è inevitabile. A essere più a rischio sembrano essere gli anziani e intervenire risulta una priorità.
Cos’è il fracking?
Fracking è un termine inglese che traduce ciò che nella nostra lingua viene definito fratturazione idraulica. Si tratta di una tecnica di invenzione relativamente recente per l’estrazione dei combustibili fossili, molto efficace per la raccolta del gas naturale e particolarmente diffusa negli USA. Il procedimento prevede tre fasi. La prima, definita trivellazione, consiste nella perforazione orizzontale del pozzo a circa 3.000 m di profondità. Il canale creato viene rivestito da un tubo di cemento in cui vengono fatte saltare delle piccole cariche esplosive, per creare dei fori. Durante il pompaggio vengono, poi, immessi nel terreno fino a 16.000 l di vari liquidi e altri additivi chimici al minuto, che creano delle spaccature nella roccia. Attraverso di esse i combustibili fossili possono risalire e può iniziare la fase di raccolta attraverso i gasdotti.
Lo studio su fracking e salute
Oggi è noto che il fracking sia una tecnica particolarmente invasiva per ambiente ed ecosistemi ma un nuovo studio si è spinto oltre. I ricercatori del team di Harvard hanno, infatti, provato a comprendere come questa tecnica possa influire sulla salute di chi vive nei pressi degli impianti che la utilizzano. Per farlo gli esperti hanno analizzato 15 milioni di cartelle cliniche recuperate da Medicare, il programma di assicurazione sanitaria a cui è iscritto il 95% degli americani con età pari o superiore a 65 anni. Hanno anche raccolto dati su migliaia di pozzi di estrazione sparsi negli USA. Si tratta della prima analisi sistematica condotta sulla questione e i dati emersi non sono purtroppo incoraggianti.
Quanto è pericoloso il fracking per la salute?
Lo studio su fracking e salute lascia poco spazio a dubbi. È stato, infatti, rilevato che fra gli anziani stanziati nelle vicinanze dei pozzi, il tasso di morti premature è del 2.5 % più alto. Tra quelli residenti sottovento la percentuale raggiunge persino il 3.5%. Ciò è dovuto a un peggioramento della qualità dell’aria e dell’acqua, nonché a disagi connessi a inquinamento luminoso e acustico, che possono aggravare quadri già compromessi o aumentare i rischi di patologie. Le comunità più penalizzate sono quelle afro-americane e a basso reddito. Dato che oggi negli USA 17.6 milioni di persone vivono entro 1 km da un pozzo attivo, progredire nella ricerca è vitale.
I nuovi dati su quanto il fracking possa essere dannoso per la salute umana si uniscono alle perplessità legate al suo impatto ambientale. Lo studio non quantifica le vite umane prematuramente stroncate, ma i numeri parlano chiaro. Ancora una volta l’uomo sembra anteporre il guadagno alla prudenza. Ricordarsi che nulla vale quanto un organismo non avvelenato appare consigliabile.
