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Foreste tropicali a rischio: arrivano nuovi metodi per monitorarle

Foreste tropicali a rischio: arrivano nuovi metodi per monitorarle

Comprendere come tutelare le foreste tropicali a rischio è fondamentale e un recente studio ha aperto prospettive tanto interessanti, quanto allarmanti.

In uno studio pubblicato in One Earth le foreste tropicali a rischio sono state analizzate sotto una nuova luce. Gli scienziati hanno, infatti, sviluppato un nuovo indice di vulnerabilità e hanno fornito dati allarmanti sulla situazione attuale. I margini di azione esistono e la speranza è che il recente lavoro possa aiutare le autorità a pianificare interventi coerenti e puntuali.

foreste tropicali a rischio

Monitorare le foreste:

Monitorare le foreste tropicali a rischio non è semplice. Un team internazionale di 50 scienziati, riunito e coordinato dalla National Geographic Society, con il supporto di Rolex, ha, però, fatto importanti progressi. I ricercatori hanno sfruttato immagini satellitari e altre osservazioni per mettere a punto il Tropical Forest Vulnerability Index. Il team ha raccolto dati su temperatura del suolo, tassi di fotosintesi e livelli di biodiversità. Sono stati poi presi in considerazione deforestazione e incendi, nonché lo scambio di carbonio e acqua tra alberi e atmosfera. Ciò ha permesso per la prima volta di stilare un bilancio globale, ben più utile delle analisi locali parziali disponibili finora.

Foreste tropicali a rischio:

Il nuovo studio sulle foreste tropicali a rischio ha sollevato preoccupazione. La prospettiva globale ha permesso di comprendere come le singole realtà reagiscano diversamente alle varie minacce. Le aree del Congo resistono, per esempio, meglio alle siccità sempre più frequenti e severe e la produttività della foresta rimane stabile, così come il bilancio idrico. In Asia, invece, il crescente sfruttamento dei terreni forestali fa ben più danni del cambiamento climatico. A generare il massimo allarme è, però, l’Amazzonia. Qui riscaldamento globale e deforestazione stanno sconvolgendo un ambiente che ospita il 10% della biodiversità globale. Il sistema ha già perso la propria capacità di sequestro del carbonio e il rischio di collasso è concreto.

Salvare le foreste tropicali:

Intervenire per tutelare le foreste tropicali a rischio appare oggi una priorità. Il 20% di questi ambienti è andato distrutto a causa dello sviluppo umano e un ulteriore 10% sta subendo gravi danni per il cambiamento climatico. Il 17% dell’Amazzonia è stato abbattuto e, secondo diversi studi, arrivare al 25% segnerebbe il punto di non ritorno. Gli esperti sperano ora che la ricerca ribadisca la drammaticità della situazione e possa orientare le azioni delle autorità. Fermare la deforestazione è fondamentale, ma ripristinare gli ecosistemi lo è altrettanto. Sassan Saatchi, autrice leader, ha dunque specificato che la riforestazione deve occupare un posto di rilievo.

La situazione delle foreste tropicali a rischio non può che allarmare. L’uomo sta spingendo questi straordinari ambienti al limite e comprendere dove intervenire in modo tempestivo e a quali elementi dare priorità potrebbe davvero fare la differenza. Il tempo scarseggia e perché l’espressione “polmoni verdi del pianeta” non diventi un malinconico ricordo, indugiare non è più un’opzione.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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