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Foreste più vulnerabili ai parassiti: colpa del cambiamento climatico

Foreste più vulnerabili ai parassiti: colpa del cambiamento climatico

Il cambiamento climatico in Europa sta rendendo le foreste più vulnerabili a varie circostanze naturali. Gli insetti parassiti sono la principale minaccia.

Il polmone verde d’Europa è a rischio. Il cambiamento climatico causa frequenti situazioni meteo estreme e, soprattutto, sta rendendo le foreste più vulnerabili agli attacchi degli insetti. Un nuovo studio ha analizzato varie minacce naturali che tormentano gli ambienti boschivi. I dati sono inquietanti, ma l’obiettivo è un miglioramento concreto.

Foreste più vulnerabili

Il nuovo studio:

Un team del Joint Research Centre, guidato da Giovanni Forzieri, ha mostrato che il cambiamento climatico sta rendendo le foreste più vulnerabili. Forzieri ha definito la vulnerabilità come la quantità di biomassa potenzialmente persa da una foresta, all’insorgere di un disturbo naturale. Gli esperti hanno analizzato tre variabili: incendi, raffiche di vento e invasione di insetti parassiti. Sono stati integrati dati ottenuti dalle osservazioni sul campo, immagini satellitari e sistemi ad apprendimento automatico relativi al periodo 1979-2018. Lo studio ha, dunque, offerto un quadro generale preciso su una variabile difficile da analizzare su ampia scala, colmando un importante gap.

Foreste più vulnerabili:

Secondo il paper il 60% delle foreste europee è minacciato da incendi, vento o insetti parassiti. A uccidere più alberi sono gli incendi, in continuo aumento, ma la capacità di resistere a questi è mutata solo nelle aree particolarmente secche. Lo stesso vale per le raffiche di vento, verso cui le foreste si sono dimostrate più deboli in Nord Europa, dove si sono moltiplicate. Lo studio ha mostrato che ciò a cui le foreste sono più vulnerabili sono i parassiti. Grazie alle alte temperature questi sono aumentati in modo incontrollato, come il loro appetito. Afidi, cicaline, coleotteri e acari si sono rivelati in grado di danneggiare anche foreste sane, inibendo la crescita degli alberi o minandone la sopravvivenza.

Inquietudine e possibilità:

Il fatto che in Europa le foreste siano più vulnerabili ai parassiti preoccupa gli esperti. Nel 2000 è stato, secondo loro, raggiunto il punto critico. In Scandinavia da allora la vulnerabilità a insetti e parassiti aumenta del 2% al decennio. Particolarmente distruttivi sono i coleotteri da corteccia, capaci di nidificare nei tronchi, per poi nutrirsi del legno fresco. Nel 2019 in Repubblica Ceca hanno distrutto ben 30 milioni di m3 di legname causando perdite per 1.7 miliardi di dollari. Gli esperti mirano a invertire la tendenza. Un’accurata comprensione delle dinamiche potrebbe, infatti, permettere alle autorità di concepire interventi coerenti e di agire in modo adeguato.

L’azione dell’uomo sta rendendo le foreste più vulnerabili pressoché ovunque. In Europa, dove questo ambiente occupa più di 2 milioni di Km2, le perdite potrebbero rivelarsi più che devastanti. Pensare ai minuscoli parassiti che danneggiano gli alberi dovrebbe farci ribrezzo. Riflettere su come questi stiano devastando le dimore di biodiversità del continente per causa nostra, aggiunge anche l’amaro senso di colpa.


REDAZIONE
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