inNaturale
Home
>
Fiumi, nel Tamigi ora ci sono gli squali. Ecco perché è una buona notizia

Fiumi, nel Tamigi ora ci sono gli squali. Ecco perché è una buona notizia

Squali, cavallucci marini e altre specie ora vivono nel Tamigi, il fiume di Londra. Ma per la capitale inglese potrebbe voler dire qualcosa di buono.

Squali, foche e cavallucci marini: sono le ultime specie di animali che ci si aspetterebbe di trovare nel fiume che attraversa una delle più grandi metropoli del mondo. Eppure secondo un rapporto della Società Zoologica Londinese (ZSL), il Tamigi, il fiume principale di Londra, sarebbe diventato la casa ideale per una moltitudine di specie. E se l’idea che le acque di un fiume cittadino siano “infestate” dagli squali può sembrare a prima vista inquietante, si tratta in realtà di una buona (almeno in parte) notizia.

tamigi squali
Foto: liushuquan @pixabay

Squali nel Tamigi, ma Londra è contenta

Nel 1957 il Tamigi era stato dichiarato “biologicamente morto”. Secoli di inquinamento industriale e cittadino avevano portato l’ecosistema del fiume al collasso. Eppure, 60 anni dopo, la situazione è profondamente differente. Secondo le stime, il fiume di Londra ospita all’incirca 115 specie di pesci e 92 specie di uccelli. Si tratta, per il fiume britannico, di un successo.

Assieme a foche, cavallucci marini e anguille, ora nel Tamigi sarebbero arrivati anche gli squali. Non stiamo parlando dei giganti usciti da un film di Spielberg, ma dei (relativamente) piccoli squali spinaroli. Si tratta di un pesce dotato di pinne dorsali velenose. Lo spinarolo è considerato una specie a rischio, anche per via della pesca eccessiva. Il suo ritorno nelle acque del Tamigi è quindi, già di per sé, una buona notizia. Assieme allo spinarolo nel Tamigi sono stati avvistate anche altre specie di squali come canesca e palombo stellato.

Non tutte rose e squali

La situazione attuale del Tamigi sarebbe il risultato di decenni di sforzi di ripristino ambientale. Da quanto il fiume era considerato “morto” i livelli di ossigeno nell’acqua sono migliorati, consentendo a diverse specie di tornare a vivere nelle acque del fiume. Eppure gli sforzi degli ultimi 6 decenni rischiano di venire compromessi.

I livelli di nitrati, indice in genere di inquinamento da fogne non depurate, sono in aumento. Londra spera di risolvere il problema grazie ad una “super fogna” in grado di filtrare i reflui a partire dal 2025. La preoccupazione peggiore arriva tuttavia, nemmeno a dirlo, dalla crisi climatica. La temperatura delle acque nel Tamigi è in aumento di 0,2°C ogni anno mentre il livello del mare sale di circa 4mm all’anno, portando acqua salata sempre più all’interno. Come questo influirà sugli squali e le altre specie che ora abitano il Tamigi, è difficile prevederlo.


denis venturi
Denis Venturi
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte