Fibra di bambù, tutti gli usi di un tessuto molto versatile

La fibra di bambù è un materiale tessile che si ottiene dalla lavorazione del legno dell’omonima pianta. Ha caratteristiche tecniche decisamente interessanti e non a caso da diversi anni è sempre più ricercata nel settore della moda. Oggigiorno nel mondo si producono annualmente circa 30 milioni di tonnellate di fibra di bambù e il settore continua a espandersi conquistando i mercati.

Cosa si può fare con la fibra di bambù
Il filato di bambù trova largo impiego nel settore tessile. Con la fibra di bambù si producono tappeti, tendaggi e tessuti per arredamento, materassi, cuscini, guanciali e anche abbigliamento.
In tal senso è considerata una valida alternativa al cotone perché molto morbida sulla pelle e versatile nella lavorazione. La pianta, inoltre, si potrebbe definire una coltura a basso impatto ambientale, più sostenibile rispetto al cotone, poiché necessita di meno acqua per crescere, di meno terreno da coltivare e non ha bisogno di trattamenti chimici per le malattie, non avendo parassiti naturali ad attaccarla.
Le caratteristiche del materiale
Sempre più marchi di moda sostenibile producono abbigliamento in bambù preferendolo per le sue vantaggiose caratteristiche.
Il tessuto di bambù, infatti, è un materiale altamente elastico e non ha bisogno di essere miscelato con altre fibre per ottenere l’effetto. Per questo, risulta anche molto morbido al tatto e delicato sulla pelle.
È una fibra estremamente fresca, che tende a raccogliere l’umidità per trasformarla in vapore. In sostanza, è un tessuto per le quattro stagioni, tiene caldi d’inverno e freschi d’estate. Ancora, il materiale gode di una lucentezza naturale che rende il bambù anche più attraente.
Inoltre, se realizzato a dovere, il bambù è anche biodegradabile e la sua decomposizione non provoca inquinamento.
Come si ricava la fibra di bambù
La prima cosa da dire qui è che la fibra di bambù appartiene alla famiglia delle viscose. È, quindi, una fibra artificiale e non naturale. Questa si ottiene, infatti, dalla lavorazione e trasformazione delle parti legnose della pianta che, divenuta cellulosa, viene mescolata con diverse sostanze chimiche fino a formare una viscosa che a sua volta diventerà filato e successivamente tessuto in bambù.
Per considerare veramente sostenibile il tessuto, allora, è necessario che il processo di lavorazione del bambù avvenga secondo norme sostenibili e certificate. Diversamente, considerarlo un materiale ecologico non sarebbe corretto.
