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Fermare lo scioglimento dei ghiacci: proposta una super barriera in Antartide

Fermare lo scioglimento dei ghiacci: proposta una super barriera in Antartide

Una barriera d’aria da 100km potrebbe essere l’incredibile soluzione per fermare lo scioglimento dei ghiacci in Antartide.

Lo scioglimento dei ghiacci procede a un ritmo preoccupante minacciando l’innalzamento del livello dei mari e diverse città costiere in tutto il mondo. Di fronte a questa minaccia, oltre a soluzioni più tradizionali per rallentare gli effetti più drammatici della crisi climatica, gli scienziati stanno ipotizzando anche soluzioni più innovative per proteggere le masse di ghiaccio. Tra queste, anche una super muro sottomarino ad aria da 100km di lunghezza che, nelle intenzioni, dovrebbe proteggere dallo scioglimento parte dei ghiacci del continente antartico. 

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@envatoelements

Scioglimento dei ghiacci da record nelle regioni polari: perché è un rischio?

Il continente antartico, al Polo Sud del nostro pianeta, contiene circa il 90% di tutti i ghiacci presenti sulla Terra e il 99% delle riserve di acqua dolce. Lo strato di ghiaccio si estende per circa 14 milioni di chilometri quadrati e ha uno spessore medio di circa 2km. Secondo i dati raccolti dalla NASA, l’agenzia spaziale americana, i ghiacci polari si stanno sciogliendo a un ritmo del 9% ogni 10 anni, l’Antartide nello specifico ha perso in media 150 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno tra il 2002 e il 2023. 

Lo scioglimento dei ghiacci contribuisce al rilascio di enormi quantità di acqua precedentemente imprigionata allo stato solido, aumentando il volume complessivo e portando a un innalzamento del livello del mare. La perdita di massa ghiacciata dai poli può portare inondazioni costiere, erosione delle spiagge e danni agli ecosistemi marini oltre che mettere a rischio milioni di persone che vivono sulle coste.

Come fermare lo scioglimento dei ghiacci in antartide? 

Tra i piani più inusuali per proteggere i ghiacci dallo scioglimento anche quello di una barriera gigante sottomarina da 100km di lunghezza proposta da John Moore dell'Università della Lapponia. La lunga barriera potrebbe essere ancorata sul fondo del mare di Amundsen in Antartide per ostacolare l’afflusso di acqua calda oceanica che lambisce i fondali ghiacciati delle coste portando allo scioglimento e al distacco di masse di ghiaccio. 

Costruire una barriera che limita il flusso di acqua calda sulle coste dell’Antartide potrebbe rallentare l'erosione dei ghiacciai e quindi ridurre il rischio di ulteriori scioglimenti. Non si tratterebbe di una vera e propria «barriera» fisica quanto più di una barriera d’aria capace di agire come un muro. L’idea infatti sarebbe posare un lungo tubo perforato attraverso cui pompare aria: la cortina di bolle dovrebbe, nelle intenzioni, essere in grado di ostacolare l’afflusso di acqua calda che scioglie i ghiacci.

La proposta di Moore è stendere il tubo perforato lungo il fondale marino di fronte ai ghiacciai Thwaites e Pine Island. Si tratta di due ghiacciai antartici particolarmente importanti che agiscono a loro volta come una barriera, impedendo a grandi masse di ghiaccio di sciogliersi e scivolare in mare. Come riportato dal quotidiano britannico Guardian, uno scioglimento di questi ghiacciai potrebbe portare all’innalzamento del livello dei mari di almeno 3 metri, con conseguenze catastrofiche in tutto il mondo.

Perché serve una super barriera sottomarina contro lo scioglimento dei ghiacci?

A differenza di quanto avviene per i ghiacciai montani il cui scioglimento è causato dall’azione del sole e delle alte temperature, per i ghiacci antartici lo scioglimento è dovuto principalmente all’azione di erosione dell’acqua più calda che arriva dall’oceano. In un mondo i cui gli oceani sono sempre più caldi a causa del riscaldamento globale, l’azione erosiva sui ghiacci delle regioni polari è aumentata in modo preoccupante negli ultimi anni. Il progetto è ancora nella sua fase di ideazione e i primi modelli e test sottomarini dovrebbero arrivare già in questo 2024. 


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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