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Emissioni: la CO2 nell'atmosfera catturata per produrre profumi

Emissioni: la CO2 nell'atmosfera catturata per produrre profumi

Il più grande produttore mondiale di fragranze userà etanolo derivante dal sequestro e riciclo dell’anidride carbonica nei suoi prodotti.

Quando pensiamo all’inquinamento, ci viene in mente sempre qualcosa di maleodorante. Ma se dalle emissioni di anidride carbonica nascessero dei profumi? Un'azienda di punta del settore sta lavorando alla produzione di fragranze da uomo e donna che conterranno alcol derivante dalla CO2 sequestrata dall’atmosfera. La soluzione si rifletterà positivamente su clima e ambiente in due modi: da una parte ripulendo l’aria e dall’altra riducendo il consumo di suolo e acqua.

Due aziende stanno catturando e riciclando la CO2 rilasciata nell'atmosfera per produrre l'alcol dei profumi

Da dove arriva l’alcol

L’ingrediente chiave deriva dallo zucchero di canna e dalle barbabietole da zucchero, ma nonostante l’origine naturale ha un impatto. Le coltivazioni di zucchero di canna destinate all’etanolo sono causa di deforestazione e degradazione del suolo in quanto richiedono vaste superfici e un’ingente quantità di acqua. E, di conseguenza, distruggono habitat importanti per specie animali e vegetali.

Nel suo piccolo, dunque, anche il settore dei profumi incide sull’inquinamento complessivo. Per ridurlo, Coty, principale produttore di fragranze del mondo, ha iniziato a collaborare con Lanzatech, società specializzata in tecnologie per il sequestro e il riciclo della CO2. L’obiettivo è introdurre gradualmente il nuovo etanolo per arrivare a rimpiazzare quello classico nella maggior parte dei propri prodotti. Inizierà a usarlo per alcuni brand del suo ampio porfolio a partire da ottobre 2021.

Come viene prodotto

Lanzatech produce etanolo sequestrando le emissioni che provengono da fonti come le acciaierie. La CO2 catturata poi finisce in bioreattori per alimentare dei batteri che la convertono in un ingrediente dall’alto livello di purezza. Un processo di riciclo in pratica. Inizialmente nelle formulazioni sarà mixato con altre tipologie di etanolo oggi in uso.

“Non è solo la cosa giusta da fare, ma ha anche senso dal punto di vista commerciale”, ha dichiarato in un comunicato Sue Y. Nabi, Ceo di Coty, gigante del settore beauty che produce profumi anche per brand luxury come Dolce & Gabbana, Gucci e Calvin Klein. “I consumatori stanno chiedendo ai loro marchi preferiti di dimostrare il loro impegno a favore della sostenibilità”.

L’attività di Lanzatech

Non è l’unico progetto interessante in cui è impegnata Lanzatech. L’azienda sta convertendo la CO2 in lipidi e omega-3 per produrre sostituti dell’olio di palma e mangimi. Sempre con l’etanolo, invece, ha già creato un carburante che ha alimentato un volo aereo e che è stato impiegato da un’azienda svizzera per la produzione di detergenti per la pulizie. In futuro non sarà solo la casa a profumare grazie alle emissioni, ma anche noi.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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