Effetti terapeutici della natura: i poteri benefici dell’acqua
Durante la pandemia molti hanno approfondito la propria relazione con la natura e ne hanno riscoperto gli effetti terapeutici. Catherine Kelly, della University of Greenwich, si è concentrata sui poteri benefici dell’acqua e sul grande valore dei cosiddetti Blue Spaces. Rappresentano infatti mete di viaggi, angoli di fuga quotidiana e vere e proprie dimensioni meditative, a cui nemmeno la lontananza fisica può precludere l’accesso.
Mete particolari:
Per godere dei poteri benefici dell’acqua è necessario entrarvi in sintonia. Secondo la Kelly muoversi attraverso le proprie emozioni rappresenta la chiave. Le attività sono poi molte. Nuotare, in primis, permette di tonificare il corpo, migliorare la resistenza fisica e polmonare e regolarizzare battito cardiaco e pressione, riducendo lo stress. Esistono, poi, gruppi di wild-swimming che permettono la creazione di vere e proprie comunità. Spesso, poi, a fare la differenza è la cornice in cui l’acqua si colloca e molti sostituiscono il tuffo con una passeggiata o una sosta. La vista dell’orizzonte è in grado di mutare le prospettive permettendo alla mente umana di ridimensionare le preoccupazioni.
Fuga quotidiana:
I poteri benefici dell’acqua sono evidenti anche in città. Ascoltare il suono di una fontana permette, per esempio, di entrare in uno stato meditativo. L’individuo impara a escludere i rumori e, con il tempo il fatto di trovarsi in un parco o in una piazza affollata non fa più differenza. A offrire un’altra occasione di contatto con i Blue Spaces è, poi, la pioggia. Concentrandosi su di essa si impara a sospendere il giudizio, per soffermarsi sui particolari, anestetizzando i sentimenti negativi. Un’ulteriore opzione per calare il rapporto con l’acqua nella quotidianità è raccogliere un ricordo dei bacini visitati. Stabilire una connessione permette di sentirsi parte dello scorrere dell’intero e offre un incentivo a prendersene cura.
Dimensione meditativa:
Per cogliere i poteri benefici dell’acqua è fondamentale l’immaginazione. Ognuno può, infatti, creare il proprio Blue Space personale. Documentari, libri o quadri possono aiutare a vivere e promuovere la cultura dell’acqua. Grazie alla riproduzione di suoni ambientali o alla mente possiamo poi riportare alla mente il contatto con la natura anche sfruttando un bagno o una doccia. Lo scorrere dell’acqua fredda sulla pelle può infatti rilassare i nervi, calmare le pulsazioni e placare gli stati di ansia o depressione. Meditazione e fantasia possono poi richiamare le sensazioni di una passeggiata sulla spiaggia o di un’immersione in mare replicandone gli effetti sul sistema nervoso parasimpatico.
In un momento di difficoltà come quello attuale riuscire a godere dei poteri benefici dell’acqua potrebbe rivelarsi determinante. Essa rappresenta una risorsa chiave per il pianeta ma, troppo, spesso, molti vivono trascurandola. Coglierne tutte le sfaccettature richiede tempo e impegno e sfruttare questa tregua dall’abituale stile di vita frenetico è cruciale.
Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
