Un cane o un gatto è per sempre ma non per tutti, non in estate: ecco cosa rischia chi abbandona un animale.
Con l’arrivo della bella stagione e soprattutto delle ferie estive, Fido e Felix diventano per alcune persone un ingombrante e inutile fardello di cui disfarsi per partire felici e spensierati verso i luoghi di villeggiatura. Abbandonare un animale domestico, oltre a mettere a repentaglio la sua vita, mette anche in serio pericolo la vita di altre persone. Ecco perché si parla di “reato di abbandono”. Ma vediamo nel dettaglio cosa rischia chi abbandona un animale.
L'abbandono di animali in Italia
Se è vero che nel 2020, l’anno del famigerato lockdown, si è verificato un boom di adozioni di cani e gatti, come riportato dall’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), è purtroppo altrettanto vero che, una volta ritornati a un’apparente libertà, si è registrato negli ultimi anni il fenomeno inverso. Secondo le stime, i cani abbandonati sono circa 50.000 l’anno.
Ai gatti tocca una sorte addirittura peggiore: ogni anno rimangono senza casa circa 80.000 mici. È proprio nella stagione estiva che si verifica il picco di abbandoni: circa il 30%. Ciò significa che in un periodo dell’anno in cui le strade sono esageratamente trafficate per gli spostamenti dei vacanzieri, creature innocenti abituate a vivere in casa si ritrovano improvvisamente catapultate tra tanti pericoli fino a quel momento sconosciuti.
Un cane o un gatto domestico abbandonato in strada o, peggio ancora, in autostrada, è quasi certamente destinato a morire e costituisce un grave pericolo per gli altri automobilisti. Cosa rischia, dunque, chi abbandona un animale?
Cosa rischia chi abbandona un animale?
Per capire cosa rischia chi abbandona un animale, basta fare riferimento all’articolo 727 del Codice Penale:
“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.”
La Corte di Cassazione ha deliberato in più occasioni che si macchia del reato di abbandono chi lascia il proprio amico a 4 zampe in canile o gattile (o pensione per animali) e poi scorda di andare a riprenderlo, esattamente come chi parte per le vacanze lasciando il proprio animale in giardino o per la strada. Addirittura nel concetto di abbandono di animale rientra anche la precisa volontà di non prendersene cura.
Perché la gente abbandona gli animali?
Sono molteplici i motivi che spingono alcune persone ad abbandonare il proprio fedele amico. Nessuna di queste motivazioni è giustificabile, anche perché è sempre possibile trovare soluzioni alternative. Una causa frequente è che ci si lascia intenerire da un cucciolo o da un’espressione dolce o furbetta o simpatica di un animale adulto, senza pensare alle conseguenze, ovvero alla sua conseguente gestione in qualsiasi momento dell’anno.
Altre volte, anche questo, purtroppo, un classico, l’animale in questione altro non è che un regalo scartato a Natale, del quale, ora dell’estate, ci si è già stufati. Anche quando si apre la stagione della caccia, si registra purtroppo una nuova ondata di abbandoni da parte di proprietari totalmente privi di scrupoli che si disfano di cani non particolarmente portati per l’attività venatoria.
Infine, molti adducono come causa l’inarrestabile crisi economica che impedisce di provvedere al sostentamento e alle cure dell’animale. Qualsiasi sia la causa che induce ad abbandonare un animale domestico, nulla può giustificare un gesto del genere!
Cosa fare se siamo testimoni di un abbandono
Chiunque si trovi, suo malgrado, ad essere testimone oculare dell’abbandono di un animale ha il dovere morale di intervenire, ovviamente senza mettere a rischio la propria incolumità. Non sarà sicuramente semplice convincere del contrario una persona che ha già deciso di abbandonare il fedele amico, ma le argomentazioni non sono poche: dai pericoli in cui può imbattersi l’animale alle soluzioni alternative (darlo in adozione, lasciarlo in canile o gattile, trovare una persona fidata che lo possa accudire, …) fino ai rischi giudiziari in cui potrebbe incorrere la persona.
Se non c’è modo di intervenire per impedire l’abbandono, si può comunque provvedere a documentare l’accaduto con video e foto, trascrivendo la targa e il modello del veicolo, ecc. infine, se possibile, è importantissimo restare con l’animale per cercare di tranquillizzarlo e impedire che scappi, finendo sotto una macchina. Se si riesce a catturare l’animale, è consigliabile portarlo dal veterinario più vicino che saprà cosa fare per calmarlo mentre cerca di identificare il proprietario, iniziando dalla lettura dell’eventuale microchip.