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Cos'è la micromobilità elettrica

Cos'è la micromobilità elettrica

ll termine micromobilità elettrica sta salendo alla ribalta della cronaca e potrebbe essere parte integrante della mobilità futura delle nostre città.

La micromobilità elettrica sta prendendo sempre più piede anche nel nostro paese, ma esattamente di cosa si tratta? A cosa serve? Una rivoluzione che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui ci muoveremo, comportando diversi vantaggi sia al traffico urbano che all’ambiente.

La micromobilità elettrica una rivoluzione per il futuro delle città

Il termine micromobilità elettrica comprende al suo interno diversi mezzi di trasporto elettrificati o semi-elettrificati per spostamenti di breve o medio raggio. Tra questi: i monopattini elettrici, gli overboard elettrici, le segway elettriche e le biciclette elettriche o a pedalata assistita. L’idea di fondo è quella di coprire quella domanda - crescente - che riguarda gli spostamenti urbani di breve durata, difficilmente attuabili utilizzando il trasporto pubblico o altre soluzioni quali taxi o car sharing.

La micromobilità elettrica risulta spesso la soluzione ideale per spostarsi con rapidità e a impatto zero per brevi tratti, anche in zone precluse al traffico e non raggiunte dai mezzi di trasporto. Si tratta di mezzi di trasporto già scelti da molti in chiave privata ma che ancora non sono riusciti a inserirsi in maniera definitiva all’interno delle opzioni di mobilità cittadine. È plausibile che la diffusione massiva di queste nuove modalità di trasporto arriverà con lo sviluppo di soluzioni di sharing. Sono diverse le società che, in tal senso, stanno nascendo e crescendo, con diversi esempi di successo negli Stati Uniti e in Nord Europa, per fornire servizi di questo tipo.

Gli unici limiti legati alla micromobilità elettrica sembrano essere quelli legati alla creazione di una rete e un’infrastruttura efficienti e alla mentalità degli utenti, i quali saranno chiamati a rivedere le loro idee relative allo spostamento urbano. Queste soluzioni non elimineranno il piacere di una passeggiata in centro o di una pedalata con la famiglia, bensì allargheranno lo spettro delle possibilità. Muoversi nelle città non sarà più la stessa cosa e proprio la micromobilità elettrica potrebbe essere il punto di svolta per una società sempre più disposta a superare l’idea di possesso e abbracciare soluzioni alternative, in favore dell’ambiente e, perché no, della qualità della vita delle città.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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