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Con l’estinzione degli elefanti il riscaldamento globale potrebbe peggiorare

Con l’estinzione degli elefanti il riscaldamento globale potrebbe peggiorare

Gli elefanti Africani sono ormai a rischio estinzione e un nuovo studio ha mostrato che ciò ha un impatto sul riscaldamento globale

Gli elefanti devono fare i conti con la minaccia umana ormai da secoli e averli portati sull’orlo dell’estinzione potrebbe accelerare il riscaldamento globale. Da uno studio pubblicato in Proceedings of the National Academy of Sciences è emerso che i grandi erbivori hanno un ruolo chiave all’interno delle foreste, dato che influenzano la capacità di stoccaggio di carbonio di tali ecosistemi. Ora le autorità sono chiamate ad agire.

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Foto: Pixabay @Pexels

Elefanti e foreste

A concentrarsi su come un’eventuale estinzione degli elefanti rischierebbe di influire sul riscaldamento globale ci ha pensato un team della Saint Louis University. I ricercatori hanno mostrato che i grandi erbivori contribuiscono in modo determinante a mantenere in salute le foreste e a preservarne la biodiversità. Ciò è apparso vero soprattutto per la foresta pluviale del Congo, seconda per estensione solo a quella Amazzonica.

I mastodontici mammiferi si rendono indispensabili all’ambiente semplicemente nutrendosi. Essi banchettano, infatti, soprattutto con gli alberi che immagazzinano meno carbonio, che crescono più rapidamente e maggiormente in altezza. Liberano cioè spazio per quelli che sono in grado di stoccarne di più, che incontrano, così, meno concorrenza. Gli elefanti contribuiscono anche a disperdere i semi di questi ultimi, mangiandone i frutti.

Estinzione degli elefanti e riscaldamento globale

I dati raccolti nel nuovo studio mostrano che l’estinzione degli elefanti avrebbe un impatto devastante sulla corsa del riscaldamento globale. Se i grandi mammiferi dovessero scomparire, infatti, la foresta pluviale del Congo perderebbe tra il 6 il 9% della propria capacità di stoccaggio del carbonio. Stephen Blake, senior author, arriva a dire che gli elefanti svolgono il ruolo di “Giardinieri della foresta” e che senza il loro contributo a rimetterci sarebbe l’intero pianeta.

La speranza dei ricercatori è che le nuove scoperte spingano le autorità ad adottare provvedimenti più radicali e che, anzi, queste informazioni diventino parte integrante delle campagne di protezione degli elefanti Africani. Insistere sull’importanza dei grandi erbivori per la natura e sul loro appeal emotivo non ha, infatti, per ora portato a grandi risultati.

Una situazione critica

I dati sul rapporto tra elefanti e riscaldamento globale devono essere ritenuti significativi, poiché tali mammiferi sono già concretamente a rischio estinzione. Nelle foreste dell’Africa un tempo si muovevano circa 10 milioni di esemplari dei grandi erbivori. Oggi ne sono rimasti purtroppo meno di 50.000 e la popolazione ha subito un declino dell’80% negli ultimi tre decenni.

Il bracconaggio rimane una piaga dall’impatto drammatico e la progressiva riduzione degli habitat a causa di urbanizzazione e cambiamento climatico aggrava il quadro. Gli scienziati ipotizzano, poi, che quanto scoperto sugli elefanti Africani, valga anche per gli altri grandi erbivori. Molti di questi risultano, però, già funzionalmente estinti in natura ed evitare che la situazione peggiori ulteriormente richiede azioni tempestive.

Andare incontro all’estinzione degli elefanti significa accelerare la corsa del riscaldamento globale e ciò per il pianeta non è sostenibile. Perché sia possibile rispettare i limiti di aumento di temperatura fissati nel Paris Agreement ogni ecosistema è cruciale. L’Amazzonia perde ogni giorno l’equivalente di più di 3.000 campi da calcio e, davanti a tale dato, l’importanza della foresta pluviale del Congo appare anche più evidente.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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