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Ecco i cocktail che non andrebbero mai ordinati al bar

Ecco i cocktail che non andrebbero mai ordinati al bar

Sapete quali sono i cocktail che non andrebbero mai ordinati al bar? Ci sono alcuni drink che diventano preferibili in certe occasioni e diventano un incubo in altre. E ci sono quelli proprio da evitare.

Esistono alcuni cocktail che non andrebbero mai ordinati al bar, tutta una serie di drink, alcuni sicuramente poco sospetti, che sarebbero da evitare come la peste, soprattutto nelle serate più movimentate. Se volete essere abbastanza sicuri di farvi odiare dal barista di turno - o l’esperto in mixologia, a seconda del livello del locale - questo articolo potrebbe fare al caso vostro.

Long Island iced tea

Il nemico numero uno di un barista sono, senza ombra di dubbio, le serate col pienone, quelle in cui il nostro eroe diventa più sensibile agli smacchi e più suscettibile alle crisi isteriche. E non c’è nulla di peggio in queste situazioni che ordinare qualche cocktail complesso, tipo il long Island iced tea, che fatto a regola d’arte ha 8 ingredienti, 5 dei quali liquori. Capite bene che un gin tonic a questo punto è sicuramente preferibile...

Mojito

Potrà sembrare assurdo considerando che non è certo il più complicato tra i cocktail, ma anche il mojito, che tanto adoriamo in estate, è un incubo anche per il barista più esperto. Perché? Facile: con zucchero e lime le mani diventano un incubo appiccicoso che è difficile gestire. Provate a dovervi lavare le mani dopo ogni singolo cocktail preparato, o servire un bicchiere «adesivo».

Margerita

Non è un cocktail difficile da preparare ma contiene un passaggio che può rivelarsi un vero inferno, soprattutto se c’è necessità di prepararne un numero elevato: 20 secondi di «sheckeramento» a mano. Potrà sembrare un’inezia, ma quando si ha una serata intensa davanti e si vuole preparare cocktail sempre perfetti non si può sorvolare su questi dettagli.

Daiquiri alla fragola

In realtà questo punto si applica a tutti quei cocktail molto dolci, visto che è molto facile che l’avventore di turno, dopo aver chiesto questo tipo di drink, si lamenti per l’apparente assenza di alcol. La questione è semplice: è normale che non si senta la frazione alcolica, sistematicamente coperta dal dolce degli sciroppi, e no, non si può preparare con lo scotch solo per farlo sembrare più forte.

«Sorprendimi»

Ecco, la ciliegina sulla torta, il peggio del peggio, la clamorosa uscita che vi farà odiare da ogni singolo barman: «sorprendimi». Chiariamo subito l’imbarazzo, se il/la professionista dietro al bancone vi conosce da una vita e si possono fare due parole con calma ben venga. Ma non provateci in una serata delirante con un barman che non vi ha mai visto prima. Altrimenti vi meritate una birra in bottiglia.

I giovani al di sotto dell’età legale non dovrebbero bere alcol e in ogni caso il consumo di bevande alcoliche deve essere moderato. Bevete responsabilmente.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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