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Clima, suolo e incendi: i grandi erbivori possono essere dei preziosi alleati

Clima, suolo e incendi: i grandi erbivori possono essere dei preziosi alleati

Dall’Artico fino ai tropici, la salvaguardia degli erbivori è una soluzione basata sulla natura, utile per il clima e non solo

Nel pensiero comune, quando si parla di cambiamento del clima si crede che le piante siano un alleato, mentre gli erbivori quasi un nemico, visto che le mangiano. Ma la realtà è più complessa di così, perché nel sistema-Terra tutto è sottilmente collegato. Uno studio recente, infatti, fa notare che anche gli erbivori possono giocare un grande ruolo positivo.

erbivori clima
Foto: Nam Anh@Unsplash

Gli erbivori sono un toccasana per il clima e non solo

Lo studio è stato pubblicato nel febbraio 2022 su “Current Biology”, ed è stato ripreso lo scorso dicembre dalla ONG americana “Mongabay”.

Secondo la ricerca, l’azione dei grandi erbivori in tutti gli ecosistemi del mondo genera dei benefici a livello di clima, di controllo degli incendi, di salute del suolo e di biodiversità.

Consumare vegetazione, infatti, significa sottrarre combustibile agli incendi, e quindi ridurre anche l’emissione di carbonio degli incendi stessi. Il carbonio delle piante viene restituito al suolo tramite le deiezioni degli animali, cosa che aumenta anche la sua produttività, e quindi favorisce la nascita di nuove piante. E poi, disperdendo i semi dei frutti e creando dei varchi nella copertura verde, gli erbivori creano ecosistemi nuovi, variegati e più resilienti.

Un ruolo importante anche nell’Artico

Tutto questo è particolarmente vero nel caso di praterie umide o boschi temperati caldi, o anche in pianure temperate, tropicali o subtropicali. Ma vale anche in un bioma come quello artico.

Il pascolo degli erbivori mantiene gli arbusti bassi e ne controlla la diffusione, il che significa più superficie coperta da neve o ghiaccio, e quindi maggiore albedo (capacità di riflettere la luce). Inoltre compattano il permafrost, così riducono la possibilità che si sciolga e che si inneschi la decomposizione di tutta la materia organica sottostante.

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Foto: Alan D. Wilson@Wikimedia Commons

Serve un approccio integrato e partecipativo

La conservazione degli erbivori, insomma, non è qualcosa di controproducente in fatto di cambiamento del clima. Anzi, la salvaguardia della biodiversità in generale dovrebbe essere una soluzione da applicare di pari passo a tutte le altre: serve un approccio integrato, viste queste straordinarie connessioni.

Secondo “Mongabay”, si tratta a tutti gli effetti di una delle tante “nature-based solutions”, soluzioni basate sulla natura. Soluzioni, però, nelle quali deve essere sempre contemplato il coinvolgimento delle comunità locali, troppo spesso escluse o perfino cacciate dalle loro terre natie in nome di questi interventi.


Enrico Becchi
Enrico Becchi
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Scrittore, divulgatore scientifico, giornalista. Con quello che scrivo e racconto cerco di rendere le persone consapevoli di sé stesse e del mondo spaziando fra tanti ambiti, fra le scienze naturali e le scienze di frontiera.
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