Che differenza c’è tra corvo e cornacchia?

Molti credono che corvo e cornacchia siano lo stesso animale, ma per un osservatore attento, la differenza tra i due uccelli è ben percepibile. Vista e udito sono i sensi che possono venire in nostro soccorso e fare attenzione a piumaggio, dimensioni e caratteristiche anatomiche è fondamentale. I lati in comune di certo non mancano, ma non fare confusione è più che possibile.

Corvo
Per comprendere la differenza tra corvo e cornacchia, partire dalle caratteristiche del primo animale può rivelarsi utile. Questo è un passeriforme di grandi dimensioni appartenente alla famiglia dei corvidi. La sua altezza può raggiungere i 50 cm, mentre il suo peso arriva ai 500 g e l’apertura alare può superare gli 85 cm. Il Corvo imperiale si mostra ancora più imponente e tocca i 78 cm di altezza per 150 cm di apertura alare. In Italia il corvo è presente solo come specie svernante, da ottobre a marzo e predilige gli habitat collinari e montani. Si presenta dotato di un piumaggio nero, con riflessi metallici, tendenti al viola o al rossastro, in corrispondenza del collo e della testa. Le zampe appaiono robuste e adatte sia alla deambulazione o ai balzi al suolo, sia all’appostamento sui rami.
Cornacchia
Per capire che differenza c’è tra corvo e cornacchia è necessario guardare ai tratti caratteristici del secondo uccello. Di questo, anch’esso appartenente alla famiglia dei corvidi, si distinguono due sottospecie, cornacchia nera e cornacchia grigia, riconoscibili dal colore del piumaggio. L’altezza di tali uccelli raggiunge i 45-47 cm, mentre il peso si aggira intorno ai 500 g e l’apertura alare può toccare i 100 cm. Le piume si presentano di colore scuro, lucido, con sfumature che virano al verdastro. La coda risulta arrotondata, le zampe sono forti e robuste e le ali si presentano digitate. La cornacchia ama nidificare nei boschi di conifere, dove gli alberi non sono troppo fitti, ma si adatta bene anche alla moderata presenza umana.
Differenza tra corvo e cornacchia
Uno sguardo attento ci permette di cogliere la differenza tra corvo e cornacchia in modo immediato. Il secondo uccello è, in primis, leggermente più piccolo del primo, ma a darci le indicazioni più importanti è il becco. Questo nel corvo appare più esile, appuntito e meno ricurvo rispetto a quello della cornacchia e presenta una base di colore chiaro. Le ali del corvo risultano, poi, più lunghe e sfrangiate e il suo volo appare più leggero, mentre, in fase di appostamento, la postura della cornacchia risulta più eretta. Il verso di richiamo si rivela, poi, più acuto e meno vibrante. La cornacchia ha, inoltre, un’aspettativa di vita di circa 15 anni in natura, mentre l’altro animale può raggiungere i 70 anni. Si tratta, comunque, di uccelli molto intelligenti, che vivono nutrendosi dei più diversi alimenti.
La differenza tra corvo e cornacchia è insomma, netta. A creare confusione è, probabilmente il termine corvidi, che raggruppa al suo interno diversi uccelli tra loro distinguibili. Intorno a entrambi gli animali si raccoglie, comunque, un certo alone di mistero, che si tinge, in alcuni casi, di vera e propria superstizione.
